FIRENZE – Tomás Saraceno, artista 47enne argentino, sarà protagonista a Palazzo Strozzi con le sue immaginifiche opere che propongono ed esplorano nuove forme sostenibili di vivere ed esperire la realtà che ci circonda.
La mostra, dal titolo “Tomás Saraceno. Aria”, è curata da Arturo Galansino, direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, che spiega: “Il lavoro di Saraceno ci parla di temi importanti e attuali in modo potente e diretto, restituendo all’arte un forte ruolo di manifesto per invitarci a riflettere sui problemi e le sfide caratteristici della nostra era, divenuti sempre più urgenti, come l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la sostenibilità, il superamento di barriere geografiche e sociali”.
Ad introdurre la mostra nel Cortile del Palazzo c’è l’installazione site-specific intitolata “Thermodynamic Constellation” (Constellazione termodinamica), metafora di una nuova era di solidarietà tra uomo e ambiente. L’opera è composta da tre grandi sfere sospese costituite da lamine trasparenti e a specchio. Un’installazione che nasce dalla sperimentazione di Saraceno con reali mongolfiere capaci di volare grazie alla sola energia solare. Si tratta dunque di un lavoro che invita a ripensare il modo di abitare il nostro mondo. Il cortile di Palazzo di Strozzi viene quindi trasformato in una piattaforma fisica e filosofica per proporre un cambiamento di paradigma attraverso un originale dialogo tra Rinascimento e contemporaneità: dall’uomo al centro del mondo all’uomo come parte di un universo in cui ricercare una nuova armonia.
“Con l’opera ‘Thermodynamic Constellation’– ha spiegato Galansino – Saraceno invita dunque a riflettere in modo nuovo e immaginifico sulla capacità dell’uomo di andare oltre limiti e confini consolidati nel nome di una nuova sintonia con il Pianeta”.
Dal cortile la mostra prosegue all’interno del Palazzo in un percorso tra grandi installazioni che consentono di immergersi in ambienti evocativi che suggeriscono futuri alternativi, tra questi si segnala in particolare “How to Entangle the Universe in a Spider/Web?” (Come impigliare l’Universo in una ragnatela?), studio sulla relazione tra diverse dimensioni, con la ragnatela che diviene immagine dell’Universo. Il ragno è in effetti metafora della mostra. Estensione del suo sistema sensoriale e cognitivo, la tela è il mezzo con cui comunica e si orienta nel mondo ma, analogamente alla mappa neuronale del nostro cervello, è anche la base della sua consapevolezza. La collaborazione di Saraceno con i ragni offre un modo per connetterci con il loro mondo e un’occasione per superare le nostre tradizionali strutture gerarchiche attraverso cui concepiamo e organizziamo il nostro.
L’esposizione verrà affiancata da un ricco programma di attività, sviluppato con la Fondazione Cr Firenze, rivolte in particolare alle scuole e ai giovani.
“La Fondazione Cr Firenze – ha sottolineato il presidente Luigi Salvadori – oltre al consueto contributo a Palazzo Strozzi per l’attività istituzionale, ha voluto sostenere anche la produzione di una nuova grande opera di Saraceno e un programma di attività che hanno l’obiettivo di favorire la comprensione dei temi dell’esposizione nei ragazzi delle Scuole Superiori tra i 15 e i 19 anni”. “L’occasione – ha continuato Salvadori – vuole anche stimolare una riflessione sulle relazioni tra uomo e ambiente, oggi ancora più urgente e necessaria. L’arte diventa così uno stimolo della coscienza critica degli individui e consente di fermare la nostra attenzione su alcuni aspetti importanti del tempo in cui viviamo: da quelli che riguardano la nostra quotidianità ai grandi temi di dibattito globale come la tutela delle risorse naturali e dell’ecosistema”.
Vademecum
Dal 22 Febbraio 2020 al 19 Luglio 2020
Firenze, Palazzo Strozzi
piazza Strozzi
Orario: tutti i giorni inclusi i festivi 10.00-20.00; Giovedì 10.00-23.00
Info: +39 055 2645155
info@palazzostrozzi.org; www.palazzostrozzi.org