BOLOGNA – Nato come “piattaforma culturale” molto dinamica, SetUp è stata pensata per far interagire tre figure chiave del sistema dell’arte contemporanea: artista, curatore-critico, gallerista, e dare voce alle esperienze più interessanti del panorama contemporaneo nazionale e internazionale.
Saranno 44 le gallerie presenti per questa nuova edizione, di cui 8 straniere. Il programma della kermesse è molto vario e soprattutto di respiro internazionale, a dimostrazione di come questo appuntamento stia crescendo di anno in anno. Ci sarà dunque spazio per incontri, approfondimenti, tavole rotonde e momenti performativi, come la rassegna “In Corpo VI” curata da Giovanni Gaggia, ma ci saranno anche spazi dedicati all’editoria.
Il tema di questa edizione, scelto dal presidente di SetUp, Simona Gavioli e dal direttore Alice Zannoni, è “L’orientamento”, “ovvero la facoltà di riconoscere dove ci si trova e sulla base di ciò capire come muoversi e dove andare”.
All’ingresso dell’autostazione, dove si svolge la fiera, è stato inoltre allestito uno spazio dedicato ai talk, accessibile a tutti, un vip program per i grandi collezionisti italiani per i quali sarà realizzata anche una vip lounge dall’azienda bolognese Paolo Castelli, e infine uno speciale ristorante “Il lumachino” ispirato al libro “Il ristorante dell’amore ritrovato” di Ito Agawa.
Al termine della fiera ci sarà una mostra che vedrà protagonista Concetto Pozzati e i suoi allievi.