MILANO – “Madonna con Bambino” un olio su tavola di Marco d’Oggiono (1470 circa-1530 circa), trafugato dal museo milanese alla metà del secolo scorso, torna alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, grazie al recupero da parte dei Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza.
Il capolavoro sarà quindi nuovamente esposto in Pinacoteca dopo un restauro conservativo.
L’indagine
L’indagine da parte dei militari è stata avviata nel marzo scorso, quando un commerciante d’arte milanese si era rivolto allo speciale Nucleo brianzolo per accertarne la lecita provenienza.
Il riscontro positivo tra il dipinto e la sua presenza nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti ha consentito di verificare che l’opera era frutto di furto consumato nella Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana.
I conseguenti controlli hanno permesso di appurare che il capolavoro proveniva da un lascito testamentario di una signora milanese in favore di un nipote che aveva deciso di commercializzarlo attraverso il mercante d’arte.
Il fruttuoso rapporto di collaborazione tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero della Cultura
L’esito positivo dell’indagine è anche frutto di una collaborazione avviata da diversi anni tra a Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero della Cultura sulla tutela del patrimonio culturale ecclesiastico, sinergia che caratterizza anche l’operato delle Soprintendenze, degli Uffici diocesani per i beni culturali e del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, a livello centrale e con le sue articolazioni territoriali.
La collaborazione si è esplicitata anche in una pubblicazione contenente le linee guida sulla tutela dei beni culturali ecclesiastici riferita alla specifica situazione italiana.
Oltre a offrire consigli pratici per la tutela dei beni culturali ecclesiastici, che costituiscono un obiettivo della criminalità predatoria del settore, la pubblicazione rappresenta anche un’occasione per diffondere le iniziative di inventariazione e censimento che le Diocesi stanno conducendo a favore del patrimonio culturale ecclesiastico.