MILANO – Ultima settimana per vedere La Terra Inquieta, la mostra ideata e curata da Massimiliano Gioni e promossa da Fondazione Nicola Trussardi e Fondazione Triennale di Milano.
Filo conduttore della rassegna, che prende a prestito il titolo da una raccolta di poesie dello scrittore caraibico Édouard Glissant, sono le trasformazioni epocali che stanno segnando lo scenario globale e la storia contemporanea, in particolare il problema della migrazione e la crisi dei rifugiati.
IL percorso espositivo, che si snoda attraverso una serie di nuclei geografici e tematici, attraverso installazioni, video, immagini di reportage, materiali storici e oggetti di cultura materiale, ricostruisce l’odissea dei migranti e le storie individuali e collettive dei viaggi disperati dei nuovi dannati della Terra. Il senso di precarietà pervade molta parte delle opere scelte per l’esposizione.
La mostra è tuttavia soprattutto un esercizio di empatia e un esperimento di comprensione e dialogo tra culture. Come ricorda la placca apposta alla base della Statua della Libertà – ritratta nel video di Steve McQueen che conclude l’esposizione – la madre degli esuli accoglie gli stanchi, i poveri, le masse infreddolite, gli scossi dalle tempeste e i rifiuti miserabili delle vostre spiagge.
Accompagna la rassegna un catalogo bilingue (italiano/inglese) edito da Electa che, oltre a raccogliere testi monografici e approfondimenti su tutti gli artisti presenti in mostra, include una raccolta di saggi e testi critici di Massimiliano Gioni, Tania Bruguera, Alessandro Dal Lago, T.J. Demos, Giusi Nicolini.
Vademecum
Fino a domenica 20 agosto 2017
Triennale di Milano | Viale Alemagna 6 – Milano
da martedì a domenica, dalle 10.30 alle 20.30
Biglietti:
intero 8 euro
ridotto 6,50 / 5,50 euro (per categorie aventi diritto)
cumulativo 10 euro
Biglietti acquistabili online su www.triennale.org
#LaTerraInquieta
#TheRestlessEarth