NAPOLI – A seguito del dibattito che si è accesso intorno all’installazione della scultura “Tu si ‘na cosa grande” di Gaetano Pesce a Napoli in Piazza Municipio, ecco le dichiarazioni della curatrice Silvana Annicchiarico, dei figli di Pesce Milena e Jacopo, dello Studio Gaetano Pesce N.Y. e dello scenografo Luca Bertozzi. Tutti in stretto contatto con l’artista, hanno seguito l’evoluzione del progetto dall’idea iniziale fino alla sua realizzazione.
La dichiarazione della curatrice
“Il progetto dell’installazione Tu si na cosa grande è in gestazione dal 15 Novembre 2022. – Afferma Silvana Annicchiarico, curatrice dell’opera – È stato un percorso lungo, con cambiamenti di individuazione dello spazio pubblico che avrebbe dovuto ospitarla. Da piazza Plebiscito, a Rotonda Diaz, alla Villa Comunale fino a Piazza Municipio. Gaetano Pesce voleva un’opera che testimoniasse l’affetto per una terra che amava profondamente e in cui affondavano le radici della sua famiglia. Gli elementi utilizzati da Pesce per questa installazione sono degli archetipi della sua poetica. Il cuore per esempio lo ritroviamo nel lontano 1972 in un bozzetto intitolato Two Hearts Lamp, o ancora nel progetto del 2001 per il Word Trade Center dove immaginava un’architettura pluralista capace di raccontare le culture e luoghi. Lo stesso Pulcinella lo ritroviamo nel 2020: ridotto a una camicia con bottoni neri, diventa una lampada da terra“.
“Per Napoli – continua la curatrice – Gaetano dopo ulteriori approfondimenti ci disse di togliere i bottoni perché tratto distintivo della maschera di Pierrot, e ha voluto semplificare la veste e il bavero in modo più schematico. I disegni, i bozzetti e il progetto esecutivo con tutti i dettagli e le misure sono stati ultimati, approvati da lui e consegnati quando era ancora in vita. Sua è stata la scelta del laboratorio di Luca Bertozzi per la realizzazione. Persino il titolo dell’opera è derivato da diversi colloqui e scambi… avevamo ragionato intorno a I love Napoli, Napoli amore mio, Tu si ‘na cosa grande, finché abbiamo concordato tutti, a cominciare da lui sul titolo che alla fine è stato scelto… L’opera installata a piazza Municipio è il Pulcinella progettato e voluto da Gaetano Pesce”.
“Pesce – conclude Annicchiarico – sentiva fortemente il “rumore del tempo” e soprattutto nell’ultima fase della sua vita questo rumore era amplificato. Era travolto da una fervida creatività e dal desiderio di fare. Pertanto, quest’opera, avviata circa 2 anni fa, era stata pensata totalmente dall’artista, perfino la regia della performance musicale e la scelta del Bolero di Ravel erano state “disegnate” da Pesce in ogni minimo dettaglio”.
Per i figli di Pesce nulla di offensivo o scontato
Milena e Jacopo Pesce, figlia e figlio dell’artista dichiarano: “Ricordiamo perfettamente quella passeggiata sul lungomare di Napoli con papà, quando ci siamo imbattuti in un Pulcinella. In quel momento, nostro padre – che si è fatto scattare una fotografia quasi abbracciato alla maschera simbolo della città – ha ribadito tutto il suo amore per Napoli, per la sua cultura e per la sua vitalità. Lui non avrebbe mai pensato di offrire a Napoli qualcosa di offensivo o scontato. Al contrario, ha voluto donare due cuori. Ha scelto di celebrare il lato più femminile e colorato di Pulcinella, vestendolo con tonalità vivaci, in netto contrasto con il tradizionale bianco. È stato un gesto di grande dolcezza, che ha messo in risalto una Napoli ricca di sfumature, aperta e accogliente, proprio come l’amore che lui provava per lei”.
Le parole dello Studio Gaetano Pesce N.Y.
“Abbiamo lavorato con Gaetano negli ultimi due anni alla realizzazione di quest’opera che è stata riprodotta secondo le sue disposizioni e seguendo i suoi bozzetti e disegni”. – Spiega lo Studio Gaetano Pesce N.Y. – “Addirittura, il vestito del Pulcinella “moderno” colorato del bozzetto di Gaetano è stato fedelmente stampato sul tessuto plastificato che ricopre l’opera. Lui stesso in fase di sviluppo del progetto aveva esplicitamente richiesto l’eliminazione dei bottoni del modello iniziale, non appartenenti al vestito tradizionale di Pulcinella. Secondo quanto riportato nel progetto approvato da Gaetano, il Pulcinella dovrà indossare l’abito multicolor durante tutto il periodo dell’installazione. Confermiamo che l’opera installata a piazza Municipio è autografa“.
Lo scenografo: nessuna discrepanza tra bozzetto e opera
“Non ci sono discrepanze tra bozzetto e realizzazione finale“. – Sottolinea, infine, Luca Bertozzi, scenografo per la realizzazione dell’opera – “L’artista ha lasciato tutte le informazioni per completare il lavoro e l’opera installata a piazza Municipio è stata realizzata seguendo nel dettaglio queste informazioni. Se fosse stato in vita negli ultimi giorni della realizzazione, magari avrebbe potuto guidarci e indicarci qualche piccola correzione, chissà… Ma questo nessuno può saperlo purtroppo“.