VENEZIA – Il 27 novembre si è chiusa la 15/ma Biennale di Architettura di Venezia con il primato di 260mila visitatori, circa il 14% in più rispetto all’edizione del 2014. La kermesse, guidata da Alejandro Aravena dal titolo “Reporting from the front”, si è quindi aggiudicata il titolo di mostra più visitata d’Italia, raccogliendo peraltro un ampio consenso da parte dei giovani sotto i 35 anni, che hanno rappresentato il 45% del totale delle presenze.
La mostra, ricordiamo, è stata inaugurata il 18 maggio e ha visto la partecipazione di 65 nazioni, con 30 installazioni nei padiglioni ai Giardini, 20 all’Arsenale e 15 nel centro storico di Venezia. Molti sono stati inoltre gli eventi collaterali e le iniziative speciali.
Paolo Baratta, presidente della rassegna, esprimendo la sua soddisfazione e ha commentato: “Abbiamo scommesso, impegnandoci a fondo sulla Biennale Architettura (anche con una durata di sei mesi, fatto straordinario). Siamo molto grati ai Paesi partecipanti per questa loro adesione a una maggior durata. Siamo lieti dei risultati sia per quel che riguarda l’alta partecipazione del pubblico, sia per l’intensità dei numerosi momenti di colloquio, ricerca e dialogo internazionale sviluppati al suo interno. Che essa sia diventata il punto di riferimento più significativo per il mondo dell’architettura è ormai un’opinione diffusa. La mostra di Aravena sarà ricordata: ha costruito occasioni molto stimolanti di riflessione sulle possibilità della società civile di organizzare meglio lo spazio del proprio sviluppo nei centri e nelle periferie del mondo. A lui, ai suoi collaboratori e alla Biennale tutta il nostro più caloroso ringraziamento”.