VERONA – Apre martedì 10 settembre la mostra Contemporanee / Contemporanei, un progetto espositivo a cura di Denis Isaia, nato dalla collaborazione con l’Università degli Studi di Verona e AGI Verona e frutto di un accordo con cui l’associazione ha concesso in comodato per cinque anni parte della propria collezione.
Allestita negli spazi del complesso di Santa Marta – ex Provianda delle truppe asburgiche, dal 2009 sede dell’Ateneo di Verona – e in altre sedi dell’Università, Contemponraee / Contemporanei è la prima mostra pubblica permanente di arte contemporanea in Italia, dedicata a opere prodotte principalmente negli anni Duemila.
Si tratta di un progetto che, da un lato mira a sviluppare negli studenti competenze trasversali e, dall’altro a promuovere azioni di valorizzazione dell’arte contemporanea, trasformando l’Università in un luogo di confronto con l’Arte, intesa come chiave interpretativa della realtà, materia viva da cui apprendere. Un modo nuovo, come dice Giorgio Fasol, Presidente di AGI Verona, per farsi “contagiare senza paura dall’importanza della ricerca, dalla vertigine della scoperta, dal brivido della passione, dal piacere del contatto, dall’urgenza del dialogo e del confronto”.
Il percorso espositivo, realizzato in collaborazione con l’architetto Francesca Maria Martellono, intende dunque valorizzare ed evidenziare il valore storico dell’intero complesso, predisponendo a incontri discreti e poetici con le opere.
“Il progetto curatoriale – spiega Denis Isaia – ha previsto di accompagnare le percorrenze e i luoghi di permanenza e di studio degli studenti con le opere d’arte. Contrariamente agli usi espositivi di matrice museale – pur punteggiando gli ambienti e sottolineandone gli andamenti – la mostra non esalta la monumentalità dello spazio e tantomeno cerca di imporre il proprio linguaggio. Piuttosto si inoltra nei percorsi di chi vive l’edificio di Santa Marta, arricchendone e nobilitandone l’esperienza”.
“La mostra Contemporanee / Contemporanei – afferma il Rettore Nicola Sartor – rappresenta il primo passo di una collaborazione strategica tra l’Università di Verona e AGI Verona, nata con l’obiettivo di coinvolgere gli studenti universitari nella complessità dell’arte contemporanea, incoraggiando il confronto multidisciplinare e la contaminazione tra arte e ricerca scientifica”.
Giorgio Fasol, sottolinea: “Mi auguro che questo progetto, sudato e voluto non solo da me, ma da tutti i miei validi collaboratori, segni l’inizio di un nuovo approccio all’arte contemporanea, e che attraverso il suo carattere multidisciplinare studenti e docenti di ogni dipartimento abbiano la possibilità di fruire e partecipare attivamente a quanto proposto”. “Le opere scelte per questa mostra – ha detto ancora – che solo una mostra non è e non deve essere (ci tengo a precisarlo), appartengono per lo più a giovani artisti, perché è questa la direzione da seguire. Fra loro, però, anche opere di artisti già storicizzati a dimostrazione del fatto che l’arte è tutta contemporanea quando forma e contenuti sono forti. A voi è assegnato il compito della loro tutela e promozione: se lo vorrete potrete diventarne i ‘genitori adottivi’”.
In mostra opere di Adrian Paci a Debora Hirsch, da Sisley Xhafa a Nico Vascellari, da Jorge Paris a Shilpa Gupta, e ancora Loris Cecchini, Giovanni Ozzola, Gianni Caravaggio, Pierre Bismouth, Lawrence Carroll, Christian Chironi e molti altri.