NEW YORK – Lutto nel mondo della fotografia. E’ scomparso all’età di 94 anni Robert Frank, uno dei più influenti fotografi del ventesimo secolo. La sua morte è stata annunciata dal New York Times e confermata da Peter Gill della galleria Pace-McGill di Manhattan.
Nato in Svizzera, Robert Frank era arrivato negli Stati Uniti all’età di 23 anni come artista rifugiato, scappando dall’Europa che si stava consegnando al Nazismo. Una carriera durata quasi settant’anni quella di Frank, in cui ha attraversato tutti i generi fotografici, partendo dagli scatti in studio per poi cercare ispirazione sulla strada e tornare ancora una volta a lavorare in studio. Per lui l’America significò la grande visione in contrasto soprattutto con la mentalità limitata del suo Paese d’origine.
Con il libro fotografico “The Americans”, opera pubblicata alla fine degli anni Cinquanta e che lo ha reso immortale, Frank ha raccontato il volto più triste gli Stati Uniti, quello della provincia e del razzismo, della corsa al consumo e della sfiducia nella classe politica. Una raccolta di immagini senza testo, fatta eccezione per la prefazione di Jack Kerouac.
Il libro venne pubblicato dapprima in Francia nel 1958 e solo l’anno dopo negli Stati Uniti. Un’opera immediatamente stroncata dalla rivista Photography che la definì “un atto di odio verso il Paese che lo ha accolto”. Ci vollero infatti anni prima che la critica americana riuscì a riconoscere la grandezza di Frank.