VERONA – È stato presentato al Museo di Castelvecchio, protagonista lo scorso 19 novembre del furto di 17 capolavori, il restauro del dipinto di Giulio Licinio, Conversione di San Paolo del sec. XVI., rimasto danneggiato durante il colpo. L’opera era stata lacerata nel tentativo di rimozione dal supporto da parte dei rapinatori. Il lavoro di riposizionamento dei frammenti dell’opera è stato effettuato grazie all’intervento della Soprintendenza Belle arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza.
Inizialmente tra le varie ipotesi relative al restauro, era stata presa in considerazione l’idea di lasciare traccia del danno subito ma, la presenza di tutti i frammenti ritrovati, ha spinto i restauratori ad optare per un recupero totale della superficie, attraverso la stuccatura e l’integrazione dei lembi di giunzione.
Il dipinto ha quindi ora ritrovato la sua collocazione originaria, mentre i dipinti trafugati, tra cui capolavori del Mantegna, Tintoretto, Pisanello, al momento sono stati sostituiti dalla dicitura “opera trafugata il 19/11/15”. Nel frattempo procede il lavoro investigativo dei Carabinieri e dellla Squadra mobile di Verona per rintracciare i responsabili della rapina, ma al momento nulla è trapelato sulle indagini.