FERRARA – Sono circa 28 le opere in esposizione a Palazzo Bonacossi a Ferrara, che raccontano la vicenda umana e professionale di Vittorio Cini, definito da Indro Montanelli «l’ultimo Doge di Venezia», a cui si ispira il titolo della mostra visitabile fino al 26 febbraio 2023.
Nato a Ferrara il 20 febbraio del 1885, Vittorio Cini, oltre che grande imprenditore, fu Senatore del Regno dal 1934, nominato due anni dopo commissario generale dell’Ente Esposizione Universale di Roma, prevista per il 1942. Dopo aver ricoperto per alcuni mesi la carica di ministro delle comunicazioni, nel giugno del 1943 si dissociò dal regime fascista, scelta che gli costò l’internamento nel campo di concentramento di Dachau, dal quale uscì grazie all’intervento del figlio Giorgio. In memoria di quest’ultimo, scomparso prematuramente, promosse la costituzione della Fondazione Giorgio Cini (1951), centro di formazione e ricerca umanistica che scelse di collocare nell’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, al fine di promuoverne il recupero e il restauro.


Mecenate e filantropo, Cini fu uno dei più intelligenti collezionisti del Novecento. Della sua collezione fanno parte, tra gli altri, capolavori di grandi maestri del Rinascimento estense.
Le opere in esposizione a Palazzo Bonacossi vennero, invece, perlopiù concepite ad hoc in previsione della celebre collettiva che si tenne nel 1933 a Palazzo dei Diamanti, curata da Nino Barbantini.

La mostra ferrarese, attraverso fotografie storiche e documenti, intende dare conto non solo dell’attività collezionistica di Vittorio Cini, definito da Federico Zeri «vero raccoglitore di pittura antica», ma anche di alcune significative iniziative, come il restauro e il progetto di arredo del Castello di Monselice (di cui diventò proprietario nel 1935), la donazione del palazzo di Renata di Francia al Comune di Ferrara (1942) e la creazione dell’Istituto di Cultura “Casa Giorgio Cini” nella residenza di famiglia in via Santo Stefano a Ferrara, donata ai gesuiti nel 1950.


Come sottolinea Marco Di Capua, curatore della mostra, dai diversi spunti forniti dagli artisti che hanno indagato la «geografia ciniana» emerge «un DNA creativo e civile, progettuale ed estetico che condiziona e rende evidente, in modo lampante, il senso moderno della civiltà italiana».
Tra gli artisti che si possono ammirare figurano, tra gli altri: Alberto Biasi, Achille Perilli, Riccardo Monachesi, Mauro Reggio, Stefania Fabrizi, Emilio Vedova, Vito Bongiorno, Shay Frisch, Marco Bernardi, Giorgio Ortona.

Vademecum
Vittorio Cini
L’ultimo doge
Ferrara, Palazzo Bonacossi
13 novembre 2022 – 26 febbraio 2023
Giorni e orari di apertura
venerdì 15–18.30
sabato e domenica 10.30–18.30
chiuso lunedì, martedì, mercoledì e giovedì
Ingresso gratuito
Prenotazioni
https://www.comune.fe.it/prenotazionemusei
Informazioni
tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it
comune.fe.it/bonacossi