VENEZIA – Le Gallerie dell’Accademia di Venezia ospiteranno una grande mostra dedicata a Willem de Kooning, tra i più innovativi e influenti artisti del ventesimo secolo, curata da Gary Garrels e Mario Codognato.
A darne l’annuncio è il Direttore delle Gallerie, Giulio Manieri Elia. L’apertura dell’esposizione è prevista per il 16 aprile 2024, in occasione dell’inaugurazione della 60° Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
L’impatto dell’Italia sull’artista
L’impatto che ebbero i due soggiorni italiani di de Kooning, avvenuti nel 1959 e nel 1969, sul suo lavoro, è il focus della mostra veneziana.
L’arte che de Kooning realizzò in Italia e l’influenza dell’Italia sui suoi successivi dipinti, disegni e sculture in America, non è mai stata considerata a fondo prima d’ora.
L’effetto di questi due periodi creativi sarà rivelato attraverso un’esemplare selezione di lavori che vanno dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Ottanta.
Brevi cenni su Willem de Kooning
Nato a Rotterdam il 24 aprile 1904, de Kooning inizia la sua carriera giovanissimo come apprendista presso una bottega di pittori a Rotterdam. Sempre a Rotterdam frequenta l’Accademia di belle arti.
Si trasferisce negli Stati Uniti nel 1926, in un momento di grande crisi per l’America. Qui realizza affreschi su commissione del WPA Federal Art Project.
Durante la seconda guerra mondiale entra a far parte del gruppo di artisti astratti, assieme a numerosi pittori europei emigranti. Nel 1943 sposa l’artista Elaine Marie Catherine Fried, nota come Elaine de Kooning.
Nel 1948 con la sua prima personale alla Egan Gallery si afferma come uno degli esponenti più in vista dell’espressionismo astratto.
Senza mai trascurare le sue origini olandesi, de Kooning fa sue alcune caratteristiche comuni a Vincent van Gogh, Kees van Dongen e James Ensor, come il senso d’angoscia insito nella vita e la necessità di esprimerlo.
Le sue primissime opere sono di matrice realista, ma il suo linguaggio artistico matura nell’ambito dell’espressionismo astratto. Le sue tele diventano la rappresentazione di una visione deformante e violenta che astrae la realtà esteriore.
L’artista muore a New York il 19 marzo 1997. Nel 2015 il suo dipinto Interchange è stato venduto all’asta per 300 milioni di dollari, guadagnandosi il primato dell’opera d’arte venduta a più caro prezzo. Il suo record è stato battuto il 15 novembre 2017 dal Salvator mundi attribuito a Leonardo da Vinci, venduto all’asta di Christie’s a New York per 450 milioni di dollari.
La mostra è presentata in collaborazione con la Willem de Kooning Foundation, una fondazione privata basata sul patrimonio dell’artista che favorisce gli studi e l’approfondimento della vita e delle opere di Willem de Kooning attraverso la ricerca, le esposizioni e i programmi educativi.
Vademecum
16 Aprile – 15 Settembre 2024
Campo della Carità 1050, Venezia