MILANO – Il 25 marzo il Museo delle Culture di Milano festeggia il suo quinto compleanno facendo quello che sa fare meglio dal 2015: raccontare l’arte, le culture del mondo e la loro storia attraverso il suo modo, unico e originale, di fare ricerca culturale.
Proprio cinque anni fa il Museo nasceva in un contesto assolutamente innovativo che ne ha definito la sua cifra, ovvero quando Milano ospitava, per la seconda volta, l’Esposizione Internazionale, Expo 2015.
Il modello unico di governance pubblico-privato del Museo ha segnato il passo in questi anni con mostre e progetti espositivi che hanno avuto nello sviluppo di concept, contenuti e di nuovi format espositivi il proprio punto di forza, e nella ricerca di nuovi contenuti e nuove tendenze artistiche il proprio vettore trainante. 3 milioni di visitatori, 8.300 reperti dalle culture del mondo, 55 mostre, più di 5.000 opere esposte dai più grandi musei internazionali. Sono questi i numeri del Mudec in questi primi cinque anni.
Sono stati ospitati artisti intramontabili come Gauguin, Klee e Kandinskij reinterpretati alla luce delle forti influenze culturali etnografiche – impronta distintiva del MUDEC – ma anche grandissimi nomi dell’arte extraeuropea come Frida Kahlo, la cui mostra presentata al Museo delle Culture nel 2018 è stata l’occasione inedita per presentare al pubblico il risultato degli ultimi studi pluriennali sui documenti emersi dalla Casa Azul. Dalla storia dei popoli antichi ai grandi temi attuali della geografica antropica con il progetto “Geografie del Futuro” che ha portato in Italia per la prima volta in un museo pubblico la street art di Banksy – progetto ambizioso quanto coraggioso e vincente. Prima dell’arte di strada ancora l’arte graffittara di Basquiat, segno dell’attenzione costante alla ricerca artistica contemporanea e all’approccio fresco e innovativo verso i giovani artisti contemporanei, come dimostra la scelta della prossima mostra personale di Zanele Muholi.
Il MUDEC ha dovuto momentaneamente chiudere al pubblico in queste settimane, ma non si è mai fermato. Con l’iniziativa social #MudecDelivery ogni giorno i canali social del Museo tengono compagnia al pubblico regalando attraverso Facebook, Instagram e Twitter tantissimi contenuti speciali.
Il festeggiamento del 25 marzo, che prevede una non stop sui canali social, diventa un incoraggiamento all’entusiasmo che non deve mai allentarsi, allo spirito di iniziativa che non deve mai venir meno, alla curiosità che non deve mai essere frenata, alla voglia di cultura, che non deve mai bloccarsi, perché “la cultura rende liberi”.