PRATO – Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, in attesa della riapertura che avverrà il prossimo ottobre, si arricchisce di una serie di opere grazie al comodato dalla collezione di Alessandro Grassi, imprenditore milanese d’adozione ma nato a Prato. Scomparso nel 2009 all’età di 67 anni, Grassi è stato imprenditore nell’ambito industriale degli inchiostri tipografici, e dagli anni Ottanta uno dei più significativi collezionisti d’arte contemporanea.
Le opere che arricchiranno il Centro Pecci, comprendono un corpus di 35 opere e un portfolio di 12 fotografie di Andy Warhol. Entrano inoltre al Pecci un arazzo realizzato da Alighiero Boetti e Mimmo Paladino e opere tra gli altri di Sandro Chia, Julian Schnabel, Mario Schifano e la celebre icona di Jacqueline al funerale di J.F.Kennedy di Andy Warhol.
Stefano Pezzato, conservatore della collezione Pecci che vanta oltre 1000 opere degli ultimi 50 anni, spiega: “Il nuovo comodato rappresenta un segno di riconoscimento al lavoro svolto, ma soprattutto un segnale di fiducia per lo sviluppo e la promozione del patrimonio d’arte contemporanea di Prato e della Toscana”. Per Pezzato “è un punto di partenza per arricchire sempre più la raccolta del Centro Pecci, che finora ha seguito l’attività espositiva del museo e in futuro potrà essere integrata anche grazie alla disponibilità e alla collaborazione di privati illuminati come i famigliari di Alessandro Grassi”.
Nella collezione Grassi in dote al Pecci sono presenti anche opere di Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Luigi Ontani, Markus Lpertz, Alex Katz, David Salle (2003), Neil Jenney, Joseph Kosuth (1968). Il portfolio di 12 fotografie in bianco e nero di Andy Warhol introduce la parte fotografica del comodato Grassi ora al Centro Pecci, che comprende inoltre foto di William Eggleston, Stephen Shore, Nan Goldin, Wolfgang Tillmans, Gilbert & George, David Fischli & Peter Weiss.