TORINO – Museums at The ‘Post-Digital’ Turn è il titolo del convegno organizzato da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino che si terrà il 3 e 4 novembre presso le OGR di Torino. Si tratta del primo convegno ideato da AMACI nell’ambito di Museo Ventuno, una nuova piattaforma di ricerca dedicata alle trasformazioni dei musei d’arte contemporanea.
Due giorni per riflettere su come la rivoluzione tecnologica stia ponendo le istituzioni culturali di fronte a una sfida generazionale che le invita a riscrivere il proprio ruolo e ad aggiornare le proprie pratiche operative. Museums at the ‘Post-Digital’ Turn non intende dunque interrogarsi su “cosa sta accadendo?” ma su una questione molto più urgente e durevole: “quali saranno gli scenari futuri?”.
Il convegno si articolerà in sette diversi momenti di approfondimento con lecture e presentazioni di Claire Bishop (Professore, CUNY Graduate Center, NY), Cécile B. Evans (Artista), Lauren Cornell (Direttore del CCS Bard’s Graduate Program e Chief Curator all’Hessel Museum of Art, NY), Liam Gillick (Artista), Boris Groys (Filosofo e Critico d’Arte), Christiane Paul (Professore Associato, School of Media Studies, The New School; Curatore Aggiunto per Digital Art, Whitney Museum, NY) e Domenico Quaranta (Critico d’Arte, Professore e Curatore). Le sessioni di approfondimento saranno condotte da moderatori come Gabriella Belli (Direttore, Fondazione Musei Civici di Venezia), Carolyn Christov-Bakargiev (Direttore, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino), Lorenzo Giusti (Direttore, Museo MAN, Nuoro), Letizia Ragaglia (Direttore, MUSEION, Bolzano), Nicola Ricciardi (Direttore Artistico, OGR, Torino) e Andrea Viliani (Direttore, Museo MADRE, Napoli).
Sarà inoltre inclusa una sessione scientifica coordinata da Gail Cochrane (Dottoressa, Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design) e Pier Paolo Peruccio (Professore, Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design), con panel e contributi di esperti provenienti da prestigiose Università e Istituti internazionali, quali Sara Abram (Coordinatore del settore conservazione arte contemporanea, Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, Scuola di specializzazione avanzata, Torino), Lily Diaz-Kommonen (Professore, Aalto University, Helsinki), Claudio Germak (Professore, Politecnico di Torino), Cecilia Hurley-Griener (Ricercatore e docente, École du Louvre, Parigi), Michael Grugl (Critico e Architetto, Rhode Island School of Design, Providence), Sanneke Stigter (Assistente Professore, Università di Amsterdam), Hélène Vassal (Capo delle collezioni, Centre Pompidou – Professore, École du Louvre, Parigi), Malene Vest Hansen (Professore Associato, Università di Copenhagen) e Victoria Walsh (Professore e Responsabile del programma Curating Contemporary Art, Royal College of Art, Londra).
Obiettivo del convegno sarà quindi affrontare un aspetto cruciale del nostro tempo che ha portato a un cambiamento radicale nei modi di produrre e fruire le opere d’arte, mettendo il museo d’arte contemporanea di fronte alla necessità di una riflessione approfondita e trasversale. Nell’ultimo decennio le connessioni tra reti e la realtà digitale sono diventati elementi effettivi della vita quotidiana. L’arte e il suo sistema hanno recepito questo mutamento – la cosiddetta “svolta post-digitale” – avviando un processo di trasformazione sostanziale.
D’altra parte è evidente come la condivisione in tempo reale di immagini e informazioni attraverso dispositivi digitali abbia portato a una sempre maggiore radicalizzazione della pratica artistica, minando il concetto di unicità a favore di un principio di “interconnessione”. La visione “online” ormai quasi sempre anticipa quella dal vero fino a sostituirla completamente talvolta. Allo stempo tempo un numero sempre maggiore di opere d’arte viene creato in modo specifico per essere fruito attraverso lo schermo.
Partendo da queste constatazioni gli studiosi e esperti invitati da tutto il mondo si confronteranno attorno ad alcuni quesiti fondamentali:
- cosa ha in serbo il futuro per il museo?
- che ruolo può giocare il museo come istituzione nello spazio fisico del web?
- quali cambiamenti sono in atto nelle pratiche curatoriali, nelle strategie espositive, nelle politiche di raccolta, collezionismo e conservazione, nelle tecniche di mediazione e nei sistemi di insegnamento?
- come è cambiata la relazione con il pubblico e quanto continuerà a cambiare negli anni a venire?
- quali risultati – in termini di consenso, incidenza, capacità persuasiva e critica dei progetti museali – è giusto aspettarsi da un sistema di fruizione e ratifica sempre più “esternalizzato”?
- quale ruolo potrà giocare la storia dell’arte negli anni a venire e in che modo dialogherà con l’azione sempre più fluida dei musei?
Il convegno, realizzato con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di ICOM Italia, della Regione Piemonte e del Comune di Torino si terrà in inglese, con la possibilità di traduzione simultanea in italiano.
Gli atti verranno pubblicati da Mousse Publishing in due lingue come parte del primo numero della collana dal titolo Museo Ventuno – Museum Twenty One.