FIRENZE – Si chiama “Rifugio digitale” lo spazio espositivo aperto a Firenze sotto il piazzale Michelangelo a pochi passi dall’Arno. La galleria, di circa 165 metri quadrati, nasce dal recupero del “Rifugio della Fornace“, luogo di difesa e rifugio per i civili durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Il progetto di riqualificazione è stato curato dallo studio Archea Associati per accogliere realtà digitali di ogni genere, con lo sguardo sempre rivolto al futuro e alle nuove avanguardie, ma anche ad eventi e performances.
Ad inaugurare il nuovo spazio è l’artista Fabrizio Plessi, tra i primi sperimentatori della videoarte in Italia, che espone una sua opera inedita dal titolo “Oro” in collaborazione con la Tornabuoni Arte. Si tratta di un lavoro site-specific che parte dalle pareti di materiale traslucido di cui il tunnel è rivestito per creare un gigantesco mosaico d’oro, che sciogliendosi si muove e respira “nella sua liquidità sotterranea, splendente e sontuosa”.
Plessi ha immaginato un’unica grande opera che quasi biologicamente possa convivere con questa architettura circolare anomala e sensoriale. Il riverbero notturno e luminoso delle superfici dorate dell’opera si modifica, si altera, si gonfia e si dilata come le onde di un mare evocativo ed astratto, in continuo movimento.
“Il Rifugio Digitale – spiega l’artista – non è altro che un innovativo incrocio culturale che, proprio in una città come Firenze, trova stimolo per confrontarsi e sovrapporsi al preesistente”.
La ricerca artistica di Plessi ruota da sempre intorno ai temi dell’acqua e del fuoco resi mediante videoinstallazioni, video-sculture e videotape. Negli anni Settanta, è stato uno dei primi ad utilizzare il monitor come materia principale e strumento per i suoi progetti. Le sue opere, esposte nei più importanti musei del mondo, mantengono vivo il dialogo con la classicità, creando un legame fra passato e futuro.
La mostra di Plessi resterà aperta fino al prossimo 31 maggio 2022.