NAPOLI – E’ stato inaugurato a Napoli il primo Museo dell’Acqua. Si tratta di un percorso che si snoda sotto il livello del suolo, nella Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta.
Un museo unico ed insolito al quale si accede con un “ascensore archeologico” che scende tra le pareti di tufo fino a 35 metri, per arrivare al “decumano maggiore”, dove fino al VI secolo d.C. esisteva un tempio dedicato a Diana. Da qui è possibile ammirare le antiche cisterne con graffiti e mosaici di epoca romana. In particolare il visitatore sarà introdotto alle cisterne dell’Acquedotto Bolla: la cosiddetta “Cisterna dell’anguilla“, la più piccola delle due, e la “Sala delle Onde”, detta anche la Piscina del Principe poiché si trova esattamente sotto il Palazzo del Principe Gaetano Filangieri d’Arianello. Larga dieci metri, lunga venti per più di cinque di profondità, ha una capacità di 400 metri cubi d’acqua.
Il percorso sotterraneo, di circa un chilometro, è arricchito da giochi di luci, suoni rilassanti e pannelli multimediali interattivi che illustrano la storia dell’Acquedotto. Con il tempo, e grazie alla collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il percorso si arricchirà di reperti tematici.
All’inaugurazione ha preso parte il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il direttore generale di ABC Alfredo Pennarola, il direttore dell’Archivio di Stato Candida Carrino, il presidente della BBC Banca di Credito Cooperativo Amedeo Manzo e il geologo Riccardo Caniparoli che ha dato una breve lezione sul sottosuolo napoletano.
L’incontro è stato introdotto dal Rettore della Basilica di Santa Maria Maggiore in Pietrasanta Vincenzo De Gregorio, dal presidente dell’Associazione Pietrasanta Raffaele Iovine e dalla presidente di ABC – Acqua Bene Comune Napoli Alessandra Sardu.