MACERATA – “I Pittori moderni della realtà.Verità e illusione tra Seicento e Novecento” è la mostra a cura del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, ospitata a Palazzo dei Priori di Fermo fino al 1 maggio 2023, che intende far luce e rileggere una particolare stagione dell’arte italiana del dopoguerra.
Il gruppo dei Pittori moderni, dalle provenienze e storie più diverse, esordisce nel 1947 scagliandosi contro gli esiti del modernismo, per difendere e recuperare la grande tradizione pittorica rifacendosi, in particolar modo, all’arte seicentesca, da Caravaggio alla pittura spagnola e fiamminga.
Ciò che accomuna questi pittori è, infatti, il desiderio di una rinascita della pittura che corrisponde a una parallela rinascita dell’umanità dopo la distruzione, le privazioni e la sofferenza del recente conflitto mondiale.
Nel manifesto che accompagna la loro prima mostra si legge: “Noi ricreiamo l’arte dell’illusione della realtà, eterno e antichissimo seme delle arti figurative. Noi non ci prestiamo ad alcun ritorno, noi continuiamo semplicemente a svolgere la missione della vera pittura. […] Ben prima di incontrarci, ognuno di noi aveva sentito profondamente il bisogno di ricercare nella natura il filo conduttore che ci permettesse di ritrovare noi stessi nel labirinto delle scuole che si sono moltiplicate nell’ultimo mezzo secolo”.
“I Pittori moderni della realtà – spiega Sgarbi – con un bellicoso manifesto programmatico, affrontarono la questione stabilendo un fronte di ‘resistenza’. Estetica ed etica, prima che politica. Aderirono con convinzione, partecipando alle cinque mostre in cui si consumò la loro esperienza comunitaria, tra 1947 e 1949. La loro ispirazione era Caravaggio, il valore della composizione e quel ‘ritorno al mestiere’ teorizzato da Giorgio de Chirico”.
Seppur apprezzati dal pubblico (si parla di ventimila visitatori in quindici giorni per la prima tappa milanese delle loro mostre), dai collezionisti e da diversi artisti, i“Pittori moderni della realtà” furono disapprovati dai critici che fraintesero le loro intenzioni. Li accusarono di “passatismo, oleografia fotografica e di un vuoto virtuosismo seicentista lontano dalla poetica del realismo”.
Nonostante dichiarassero intenti di fratellanza, universalità e neutralità, i Pittori tradirono un atteggiamento polemico che sembrava disapprovare almeno mezzo secolo di pittura, e che faticava a trovare corrispondenza teorica nel contesto socio-culturale dell’epoca.
Subissato dalle critiche, il gruppo di disgregò principalmente per via dell’insita e notevole eterogeneità: le distanze ideologiche, le incompatibilità culturali e le differenze anagrafiche portarono in breve alla fine di una notevole e originale esperienza artistica.
Verità e illusione tra Seicento e Novecento
Co curata da Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari, la mostra presenta 80 opere suddivise in cinque sezioni. In esposizione le opere di Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, i fratelli Antonio e Xavier Bueno e altri, insieme con due capolavori di Giorgio de Chirico provenienti dal Mart di Rovereto: “Piazza d’Italia con torre rosa” e “Interno metafisico”. Sono inoltre in mostra anche Alfredo Serri, Giovanni Acci e Carlo Guarnieri, che si aggiunsero successivamente al gruppo. Tutti i componenti del gruppo si accostarono all’enigmatico tema dechirichiano del manichino.
All’interno delle sezioni vengono presentate, a confronto con i moderni, opere di artisti antichi, prevalentemente del Seicento e del Settecento. Tra questi Alessandro Magnasco, con una preziosa tela proveniente dai Musei di Strada Nuova di Genova, il cosiddetto Maestro di Hartford e Pensionante del Saraceni, Giuseppe Recco e Carlo Magini con cinque opere dalla collezione della Fondazione della Cassa di Risparmio di Fano. Ulteriori confronti saranno possibili con le opere della collezione permanente della Pinacoteca Civica, ricca di opere del Seicento, e del Gabinetto Stampe e Disegni della Biblioteca Civica “Romolo Spezioli”.
Vademecum
“I Pittori della realtà. Verità e illusione tra Seicento e Novecento”
Sedi: Palazzo dei Priori – Fermo
Data: 9 dicembre 2022 – 1 maggio 2023
Orari di apertura: dal martedì alla domenica 10.30-13/15.30-18 (aperto anche 12, 19, 24, 26 dicembre, 25 dicembre apertura straordinaria dalle 17 alle 20, aperto 1 gennaio 2023).
Biglietto: intero € 8,00; ridotto € 6,00 (ragazzi dai 14 ai 25 anni, gruppi composti da più di 15 persone, soci FAI, soci Touring Club Italia, soci Italia Nostra); gratuito under 13, disabili, soci Icom, giornalisti con tesserino. Il biglietto include anche l’ingresso al circuito museale della città.
Per informazioni: Musei di Fermo tel. 0734 217140 – museidifermo@comune.fermo.it
www.fermomusei.it