FIRENZE – Per celebrare il quinto centenario della morte di Leonardo, Palazzo Vecchio inaugura un particolare percorso espositivo che ha come fulcro la “Battaglia di Anghiari”, la più celebre opera incompiuta del Genio di Vinci.
Si tratta di una iniziativa progettata e realizzata dal Servizio Musei Comunali e Attività Culturali, con la collaborazione del Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio, grazie a un contributo della Regione Toscana e con il patrocinio del Comitato Nazionale della celebrazione del 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.
Il leggendario affresco perduto della “Battaglia di Anghiari” avrebbe dovuto decorare una parete del Salone dei Cinquecento, all’epoca grande aula che ospitava le riunioni del Consiglio Maggiore della Repubblica di Firenze.
Leonardo ricevette l’incarico dalla Signoria di Firenze, retta dal Gonfaloniere Pier Soderini, nel 1503. Il Maestro studiò per molti mesi come rappresentare quella battaglia vinta dai fiorentini contro i milanesi nel 1440, e realizzò diversi disegni e cartoni preparatori. Nel 1505 Leonardo cominciò a dipingere la scena sulla parete della sala ma dovette interrompere il lavoro a causa di un difetto della tecnica sperimentale da lui utilizzata, la pittura infatti non si asciugava. Successivamente Leonardo abbandonò definitivamente l’impresa, per trasferirsi a Milano al servizio di Charles d’Amboise e i resti della sua pittura non finita andarono perduti nelle successive trasformazioni della sala.
La mostra di Palazzo Vecchio, a cura di Serena Pini, ripercorre la storia della “Battaglia di Anghiari” attraverso le varie testimonianze della vicenda conservate all’interno del museo, arricchite da speciali apparati di approfondimento tematico, pensati per l’occasione.
L’itinerario prende il via nella zona del Salone dei Cinquecento, dove sarà visibile un video,realizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, che racconta la storia della Battaglia di Anghiari con immagini e con nuovi modelli tridimensionali della configurazione che la sala presentava ai tempi di Leonardo e delle sue successive trasformazioni. Al piano superiore, nel Quartiere di Eleonora, è ospitata invece una delle repliche antiche della Battaglia più vicine al modello leonardiano. Infine nel Mezzanino, nelle sale della Donazione Loeser, si potrà ammirare un raro bozzetto su embrice della scena centrale della Rotta dei Pisani a Torre San Vincenzo e due note Zuffe in terracotta della bottega del Rustici, testimoni dell’eccezionale risonanza che l’opera non finita del maestro ebbe presso i suoi contemporanei.