ROMA – È stato rinvenuto casualmente, nel corso di indagini archeologiche in via Luigi Tosti, a Roma, un edificio funerario con preziosi frammenti di un sarcofago di marmo decorato e un’ara dedicata a una giovanissima donna, dal nome Valeria.
Gli scavi, curati dalla Soprintendenza speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, con la direzione scientifica di Angelina De Laurenzi, e condotti da Archeo di Fabio Turchetta sono avvenuti nel corso di lavori per la bonifica idrica della strada, svolta da Acea Ato2.
L’edificio funerario – spiega una nota – era parte della grande necropoli della antica via Latina, con olle – urne cinerarie murate nelle pareti – sepolture a inumazione e resti in marmo di notevole interesse. Stando ad una prima valutazione preliminare i materiali possono essere datati al II secolo dopo Cristo.
A circa due metri sotto l’attuale piano stradale è stata riportata alla luce anche un’ara funeraria in marmo bianco perfettamente conservata, la cui epigrafe riporta il nome di una donna: “Valeria P F Laeta vixit annis XIII m VII”, che potrebbe significare “Valeria Laeta figlia di P[ublio] visse 13 anni e 7 mesi”.
Significativi anche alcuni frammenti di un sarcofago a lenòs, ovvero a vasca con gli angoli stondati, sempre in marmo bianco.
Tra i pezzi rinvenuti uno presenta una decorazione a bassorilievo, con una scena di caccia. Portato alla luce anche un colombario di piccole dimensioni, costituito da possenti murature in opera cementizia, ricoperte da un paramento in mattoni, opus latericium, di ottima fattura.