VENEZIA – Il crogiolo, ovvero il contenitore in cui vetro e colore vengono fusi ad oltre 1300°C per dare vita ai mosaici in smalti veneziani e oro di Orsoni Venezia 1888, che impreziosiscono i capolavori architettonici di tutto il mondo, diventa protagonista al Padiglione Venezia nella 59esima Esposizione Internazionale della Biennale d’Arte.
Nove crogioli sono stati, infatti, adibiti a contenere quello che nell’impero romano era espressione di sapienza, gloria e pace, l’alloro, e che è stato scelto dalla curatrice del Padiglione, Giovanna Zabotti, come “simbolo per eccellenza della metamorfosi”.
E proprio alla metamorfosi sono ispirate anche le opere esposte da Orsoni, la cui produzione del mosaico si intreccia con la forza innovatrice di Trend Group, seguendo sempre la più nobile e antica arte romana e bizantina.

La connessione tra l’essere umano e la natura, l’attenzione all’ambiente, il riutilizzo delle materie prime, sono i tre pilastri che sintetizzano le caratteristiche di questi oggetti di arte e design, allineandoli ai punti fermi della Biennale.
Se Venezia sta lavorando per diventare “Capitale mondiale della Sostenibilità”, mettendo al centro l’essere umano nel suo rapporto con l’ambiente, anche il Gruppo è fortemente orientato al rispetto dell’ecosistema, utilizzando per la produzione dei propri mosaici fino al 78% di materiali riciclati post-consumo, impiegando pratiche che riducano al minimo gli sprechi di materie prime e l’immissione di inquinanti nell’ambiente.
“La mission su cui si basa il Padiglione Venezia, fin dalla sua fondazione nel 1932, è quella di dare spazio alle realtà artigiane di Venezia, per cui per noi è stato straordinariamente naturale legare Alloro alla storica Fornace Orsoni. – racconta la curatrice Giovanna Zabotti – Ho immaginato fin dal primo istante i crogioli, il cui nome stesso rimanda a concetti ancestrali, come culle dei nostri alberi, simbolo, essi stessi, di metamorfosi, di cambiamento e di nuova vita. La collaborazione con la Fornace Orsoni nata negli anni e convogliata nelle splendide opere di questa esposizione, sono il simbolo di quel genere di sinergia che ha nei secoli reso unica la nostra Città”.
“I valori incarnati dal crogiolo si sposano in pieno con i temi del progetto espositivo del Padiglione Venezia – spiega Giuseppe Fano, Presidente di Trend Group -. La metamorfosi, espressa nell’evoluzione da strumento di lavorazione a opera d’arte unica, emblema dell’eccellenza del saper fare custodita e tramandata in Orsoni da quasi un secolo e mezzo. Il rapporto tra uomo e natura, declinato nella sua dimensione di sostenibilità ambientale che nel crogiolo si concretizza nel riutilizzo del vetro di scarto per dare vita a materiali nuovi: un approccio che rispecchia la filosofia del nostro Gruppo, da sempre improntata al rispetto e alla salvaguardia delle preziose risorse del nostro pianeta, tema oggi quanto mai centrale anche nelle espressioni artistiche. Il crogiolo esprime il nostro determinato impegno a fondere in artefatti la costante dialettica con le culture dei territori, incarnando dunque il senso stesso del nostro operare: estrema sintesi delle istanze dei nostri stakeholders, inclusione materica delle diversità e del divenire. Ringraziamo la curatrice Giovanna Zabotti e tutto il team di Orsoni per il contributo fondamentale ad una collaborazione per noi particolarmente significativa nella prestigiosa cornice della Biennale Arte 2022”.