VENEZIA – E’ morto all’età di 86 anni lo studioso di arte Lionello Puppi, grande conoscitore dell’architettura veneta. Professore associato di Discipline storiche dell’arte dal 1971 al 1974, è stato successivamente ordinario di Storia dell’architettura e dell’urbanistica all’università di Padova, direttore dell’Istituto di Storia dell’arte e della Scuola di Perfezionamento in Storia dell’arte dello stesso ateneo.
In seguito è stato professore di Storia dell’arte moderna, di Iconologia e iconografia, nonché direttore del Dipartimento di Storia e critica della arti e presidente del corso di laurea di Conservazione dei beni culturali all’Università Cà Foscari di Venezia.
Dal 2005 è stato professore emerito di Metodologia della storia dell’arte, sempre a Ca’ Foscari.
Puppi è noto anche per le sue pubblicazioni sull’arte, in particolare sul Rinascimento Veneto e Palladio. E’ stato infatti anche membro del Comitato scientifico del Centro Internazionale di Studi di architettura “A. Palladio” di Vicenza.
Fra i suoi lavori si rammentano i volumi dedicati a Palladio, Sanmicheli, Canaletto, Codussi, El Greco, Niemeyer, come pure le incursioni, raccolte in antologie e miscellanee, su tematiche iconologiche, e le numerose edizioni critiche coinvolgenti la storia delle tecniche artistiche, del collezionismo, della museologia e della storiografia. Tra i suoi volumi “Andrea Palladio” (Mondadori, 2006), “Palladianesimo. Teoria e prassi-Palladio” (Arsenale, 2006), “Il giovane Palladio” (Skira, 2008). Tra le ultime pubblicazioni l’epistolario di Tiziano.
Puppi ha inoltre curato numerose mostre tra cui una fondamentale su Andrea Palladio nel 1980, oltre a monografiche su Giorgione (2010) e sull’opera grafica di Giambattista e Giandomenico Tiepolo (2012). La più recente da lui curata è stata “El Greco in Italia. Metamorfosi di un genio” alla Casa dei Carraresi a Treviso (2016), dove ha proposto un Crocifisso dipinto, presente in una collezione privata straniera, attribuibile a Michelangelo, datato a dopo il 1539.
Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha voluto ricordare Puppi con queste parole: “Esprimo le mie personali condoglianze e quelle dell’intera Regione alla famiglia del professor Puppi: la sua scomparsa rappresenta una grave perdita per la cultura veneta e italiana. Ha insegnato in alcuni dei più importanti atenei veneti, ricoprendo ruoli di prestigio e rilevanza in diverse istituzioni culturali – ha concluso Zaia -, ma il lavoro prezioso che il professor Puppi ci lascia sono i suoi studi scientifici su Andrea Palladio: questo straordinario interesse e la sua passione per l’opera del grande architetto veneto hanno prodotto un’eredita’ di enorme valore storico e culturale”.