FIRENZE – La complessa percezione della figura di Dante e della Divina Commedia nel contesto artistico e letterario tra Otto e Novecento è al centro della mostra “La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista”, a cura di Carlo Sisi e Ilaria Ciseri, ospitata al Museo Nazionale del Bargello dal 23 settembre 2021 al 9 gennaio 2022.
“Questa mostra completa la programmazione annuale dedicata al rapporto inscindibile tra il Poeta e il Bargello, luogo dantesco per eccellenza a Firenze e in Europa anche nell’Ottocento – ha spiegato nel corso della presentazione Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello – Assolutamente originale nella scelta delle opere da parte di Carlo Sisi, affiancato da Ilaria Ciseri, e coadiuvato da un Comitato Scientifico composto anche da Emanuele Bardazzi, Flavio Fergonzi e Laura Melosi, questa mostra è ancora una volta risultato di collaborazione tra diverse istituzioni e studiosi, cui sono profondamente grata per l’impegno profuso in un anno così straordinario per tutti”.
“L’idea della mostra – ha evidenziato Carlo Sisi – è rivolta ad illustrare, con opere opportunamente selezionate, l’interpretazione figurativa della Vita Nova e della Commedia che nella stagione dell’estetica simbolista ha estratto da quelle pagine visioni di forte suggestione, anteponendo alle drammaturgie romantiche la nuova poetica degli ‘stati d’animo’, vale a dire le evasioni dell’estetismo come pure le inquietudini maturate nell’ampio crogiuolo della cultura artistica e letteraria di fine secolo.”
“La mostra – ha aggiunto Ilaria Ciseri – vede fondersi la storia del Bargello, inteso come palazzo, prima ancora che come museo, con il panorama artistico e letterario, italiano e internazionale, di metà Ottocento. Dalla scoperta del volto di Dante giovane nel 1840, dipinto da Giotto nella cappella dell’edificio, ma di cui si erano perse le tracce per secoli, scaturì una inedita iconografia dantesca destinata ad una fortuna inarrestabile”.

La mostra che rimanda agli studi danteschi di Giovanni Pascoli
Concepita come una narrazione tematica e interdisciplinare, all’interno della quale le opere formano una sequenza che collega fra loro dipinti, sculture e rimandi concettuali e letterari impliciti nella vicenda biografica e poetica di Dante, l’esposizione presenta 57 opere tra pitture, sculture, stampe, incisioni, fotografie, provenienti da musei, biblioteche e istituti di cultura internazionali (tra cui il Musée d’Orsay, il Musée Rodin, il Museo del Prado, la Pinacoteca di Brera, le Gallerie degli Uffizi, le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea – Museo dell’Ottocento di Ferrara e il Museo Etrusco di Villa Giulia) oltre che da alcune importanti collezioni private.

La rassegna, che nel titolo “La mirabile visione“, rimanda agli studi danteschi di Giovanni Pascoli, è articolata in varie sezioni che vanno dalla scoperta del più antico ritratto di Dante, opera di Giotto, nella cappella del Bargello (1840), alle suggestioni della Vita Nova nella seconda metà dell’Ottocento, ai grandi personaggi della Commedia rappresentati nell’ambito artistico internazionale, alle opere presentate al Concorso Alinari del 1901 e alle illustrazioni più affini alla sensibilità simbolista, ma anche alla risonanza della Commedia nella produzione letteraria di Giovanni Pascoli e Gabriele d’Annunzio.

In mostra i capolavori di protagonisti assoluti del periodo tra i quali Giovanni Duprè, Amos Cassioli, Gustave Doré, Auguste Rodin, Jean-Baptiste Carpeaux, Emile-Antoine Bourdelle.
Tra i lavori esposti c’è il singolare ritratto del poeta (copia dell’affresco di Giotto presente nella Cappella della Maddalena) realizzato a matita sul retro della copertina di un’antica edizione del Convivio dall’inglese Seymour Kirkup. Il percorso si conclude con la forte evocazione dell’Isola dei morti di Arnold Böcklin, presente nella copia fedele di Otto Vermehren, e con la proiezione di un video che offre una selezione dal film Inferno del 1911, realizzata ad hoc da Francesco Galluzzi e Federico Bucalossi.
Per permettere di comprendere anche al pubblico più giovane la figura di Dante e il suo rapporto con Firenze, proseguiranno i laboratori gratuiti “Dante per tutti” dedicati a bambini e ragazzi (che erano partiti, riscuotendo grande successo, in occasione della precedente mostra “Onorevole e antico cittadino di Firenze. Il Bargello per Dante”) realizzati grazie al contributo della Fondazione CR Firenze.
“Nella precedente mostra – Ha rammentato Luigi Salvadori, Presidente della Fondazione CR Firenze – si sono svolte oltre 70 attività a cui hanno partecipato 570 bambini residenti nel territorio fiorentino insieme alle proprie famiglie, di cui il 10% straniere con bambini immigrati di seconda generazione. Contestualmente è stata avviata un’attività di monitoraggio e analisi dei pubblici dedicata anche agli adulti accompagnatori. Di questi ultimi il 41,8% ha dichiarato di aver visitato per la prima volta il Museo del Bargello, proprio in occasione delle offerte didattiche. Dunque l’arte chiama arte” .
Ad accompagnare la mostra un catalogo curato da Carlo Sisi insieme al comitato scientifico – costituito da Emanuele Bardazzi, Ilaria Ciseri, Flavio Fergonzi, Laura Melosi – edito da Polistampa.