ROMA – L’ex Mattatoio, eretto a Testaccio tra il 1888 e il 1891 su progetto di Gioacchino Ersoch, sarà la nuova sede dell’Accademia di Belle Arti di Roma. La prima parte dei lavori, che termineranno a giugno 2023, prevede la riqualificazione di 40mila metri quadri concessi dal Campidoglio all’Accademia per vent’anni.
Come spiega una nota, “l’operazione di riqualificazione rappresenta il compimento del piano per la creazione della Città delle Arti, un polo contemporaneo di vita civile costituito, oltreché dall’Accademia, da ambienti espositivi dell’azienda speciale Palaexpo, dalla Facoltà di Architettura Roma Tre, dalla Città dell’Altra Economia e dalla Scuola popolare di musica di Testaccio”.
Nel 2011 l’Accademia di Belle Arti di Roma aveva già trasformato in aule due ex recinti per il bestiame. Ora, grazie al nuovo progetto e alle concessioni di Roma Capitale, l’Accademia avrà a sua disposizione, oltre agli ambienti delle ex stalle (trasformati in parte anche in sedi espositive) e ai due ex fienili, anche il monumentale varco d’accesso, nonché il Panottico, il prezioso edificio a pianta ottagonale, in cui sarà realizzato il centro di ricerca e informazione su memoria e attualità dell’ex Mattatoio-Città delle Arti.
Durante il sopralluogo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha affermato: “Qui nascerà e crescerà un pezzo importantissimo di questa Città delle Arti che stiamo realizzando al Mattatoio, un grande polo dell’arte e della cultura e una sede bellissima e ampliata per l’Accademia di Belle Arti tramite un’operazione straordinaria di rigenerazione urbana che darà un luogo adeguato a un’istituzione prestigiosa che forma artisti ed è un polo di formazione e di cultura importante per la città e per il Paese”.
“L’acquisizione di nuovi spazi per l’Accademia – ha affermato il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma, l’architetto Giuseppe Carmine Soriero – è il risultato felice di un lavoro di cooperazione interistituzionale tra l’Accademia, il Comune di Roma, il I Municipio e il ministero dell’Università e Ricerca. Tale scelta, di cui siamo grati al sindaco e all’Assemblea capitolina, aiuta Roma Capitale e l’Accademia a valorizzare assieme non solo i preziosi tesori culturali, bensì anche l’eccellente produzione artistica di tanti giovani che proprio alla formazione accademica affidano le speranze per il loro futuro”.
La professoressa Cecilia Casorati, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, ha aggiunto: “Ritengo che la formazione sia uno strumento potente di trasformazione e di rinnovamento, perché coniuga coscienza e conoscenza. Più che a una Città delle arti penso, parafrasando Platone, a questo luogo come a una Repubblica delle arti, un modello di comunità regolato dal sapere, dalla ricerca e dalla sensibilità creativa”.