BARI – Dopo il realismo capitalista di Banksy, il Teatro Margherita di Bari ospita, dal 25 giugno 28 agosto 2022, OBEY Peace Revolution, la mostra di Shepard Fairey, in arte Obey.
La rassegna, a cura di Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi con il supporto territoriale di Cime, presenta una selezione di opere che ruotano attorno a quattro punti tematici: Donna, Ambiente, Pace, Cultura, che fanno di Obey il prototipo del nuovo artista impegnato a livello sociale e politico.
“Si tratta di una mostra eccezionale – sottolinea Pietro Folena, presidente di MetaMorfosi Eventi – con oltre 70 opere, comprese due eccezionali opere uniche, Obey marittima e Santa Margherita, che racconta il complesso dei temi e delle battaglie civili su cui è impegnato l’artista americano. Un’arte che si fa politica, riempiendo il vuoto lasciato dalla vecchia politica e dal tramonto delle ideologie del passato».
La mostra: un inno alla pace
La mostra di Bari introduce il visitatore nell’universo cartaceo di Obey, basato sulle grafiche sovietiche e futuriste di inizio Novecento, sulle pitture parietali latinoamericane, sui muralismi italiani alla Mario Sironi.
«OBEY incarna la perfetta connessione tra la retromarcia di un passato generativo e la versione fluida di un presente digitale dalla biologia cartacea – spiegano i curatori Gianluca Marziani e Stefano Antonelli. – Il suo sguardo processa i temi umanitari con un meccanismo editoriale che connette informazione e comunicazione, serigrafia multipla e preziosità estetica, ambiti locali e spazio globale. OBEY amplifica l’occhio collettivo sulle riflessioni morali, ridefinendo il confine tra arte pubblica e universo privato, lungo azioni conoscitive che diventano prese di coscienza sulla più grande e ambiziosa rivoluzione: la PACE».
«La mostra negli spazi del Margherita – commenta il sindaco di Bari Antonio Decaro – entra a gamba tesa nell’attualità interrogandoci su alcuni dei temi più urgenti che siamo chiamati ad affrontare, individualmente e collettivamente, primo tra tutti la pace».
Le opere in rassegna vanno dalla celeberrima Obama Hope, iconico poster ideato per la campagna presidenziale del 2008 di Barack Obama, poi divenuto il primo presidente afroamericano nella storia degli Stati Uniti, a We the People, Defend Dignity del 2017, commissionata dall’organizzazione no profit Amplifier Foundation, che propone ritratti di nativi americani, afroamericani, musulmani e latini raffigurati nel tipico stile di Fairey, fino a Liberty, Égalité, Fraternité del 2018, opera dal messaggio universale di fratellanza e unità tra i popoli. Tra le opere in mostra anche Diplomacy over violence, realizzata dall’artista a ridosso dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, in cui ha voluto reinventare la Marianna, simbolo della Francia e protagonista della sua Liberté, Egalité, Fraternité “rivestendola” dei colori giallo e azzurro della bandiera della nazione invasa dalla Russia. Un vero e proprio un inno alla pace e alla presa di posizione contro la guerra. «Questa immagine – spiega Obey – simboleggia il mio sostegno al popolo ucraino e il mio sostegno a chiunque creda che la pace sia preferibile alla guerra. Date la priorità alla diplomazia e alla creatività rispetto alla violenza!».
L’esposizione come occasione di rilancio turistico
La mostra è realizzata con il sostegno di Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura e Pugliapromozione, nell’ambito del POC PUGLIA 2014/2020 – Azione 6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche, e la partecipazione della Fondazione Enzo Hruby.
«Dopo Banksy – dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – l’offerta artistico-culturale del Teatro Margherita, a Bari, prosegue con Obey, un altro dei più popolari e iconici autori di arte pubblica nel mondo. L’operazione si colloca all’interno del vasto programma della Festa del Mare che, con il sostegno di Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e Pugliapromozione, consentirà di assicurare per tutta l’estate ai baresi e ai tantissimi turisti già arrivati e in arrivo un’offerta culturale diversificata e di qualità, facendo di Bari, insieme a Taranto, le Capitali pugliesi della Cultura 2022».
«Con la mostra di Obey – sottolinea Ines Pierucci, assessora alle Culture e al Turismo – intendiamo lanciare un altro messaggio rivoluzionario attraverso la cultura. Le opere di Shepard Fairey ci permettono infatti di descrivere il fenomeno politico dell’arte di strada, capace di rivelare connessioni sorprendenti e di muovere riflessioni radicali. Nel mese di settembre contiamo di condividere con la città la programmazione del 2023, prospettando il futuro delle politiche culturali cittadine con riferimento all’arte contemporanea. Dovremo attendere che il cantiere a cura della Soprintendenza ci restituisca l’ultimo lotto del Margherita per farne finalmente quel museo delle arti e del contemporaneo al quale stiamo lavorando intensamente».
«È importante il lavoro in sinergia con il Comune di Bari per dare vita a eventi di questa importanza, in grado di attrarre turisti italiani e stranieri nell’ottica di quella destagionalizzazione del turismo su cui stiamo lavorando da tempo. – Osserva la consigliera delegata alla Cultura della Regione Puglia Grazia Di Bari – Abbiamo tante idee per continuare a valorizzare la città di Bari e tutte le città pugliesi che possono e devono diventare un polo di riferimento culturale nazionale e internazionale».
«A Bari la cultura è sempre più internazionale, dopo il grande successo della mostra di Bansky ora con la mostra di Obey, notissimo street artist, proseguiamo nell’abbinamento fra turismo e cultura» – dice Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione.
«Teatro Pubblico Pugliese e Pugliapromozione continuano a collaborare, in sinergia con la Regione Puglia, nella realizzazione di progetti e manifestazioni nel segno di cultura e turismo e questa mostra di Obey ne è una perfetta dimostrazione» – conclude Marco Giannotta, vice presidente del Teatro Pubblico Pugliese.
Vademecum
OBEY PEACE REVOLUTION
25 giugno 28 agosto 2022
TEATRO MARGHERITA
BARI
orari di apertura:
- dalla domenica al giovedì: dalle ore 17:00 alle 22:00
- venerdì e sabato: dalle ore 17:00 alle 23:00
costo dei biglietti:
- intero: 5 euro
- ridotto (per over 65, giovani dai 6 ai 25 anni, universitari): 3 euro
- gratuito per: bambini fino ai 6 anni non compiuti; insegnanti accompagnatori di gruppi scolastici; portatori di handicap e un loro familiare o altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria; guide turistiche in servizio (necessaria l’esibizione di valida licenza rilasciata dalla competente autorità).