ROMA – Dopo la mostra Matrice presso il Palazzo della Civiltà Italiana e l’installazione in Largo Goldoni dell’opera Foglie di pietra, entrambe dell’artista Giuseppe Penone, Fendi rafforza ulteriormente il proprio legame con Roma.
La celebre maison di moda italiana stringe infatti un importante sodalizio con la Galleria Borghese. Si tratta di un progetto ambizioso, presentato in una conferenza stampa che si è tenuta proprio alla Galleria Borghese, alla presenza del ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, del direttore della Galleria, Anna Coliva, del presidente e amministratore delegato Pietro Beccari e di Silvia Fendi Venturini.
La partnership si inserisce all’interno di un progetto di mecenatismo avviato da FENDI con il restauro della Fontana di Trevi nel 2015 e del complesso delle Quattro Fontane, seguito dal restauro e dalla manutenzione delle Fontane del Gianicolo, del Mosè, del Ninfeo del Pincio e del Peschiera e dall’apertura al pubblico del primo piano (ora anche spazio espositivo) del Palazzo della Civiltà Italiana all’EUR.
Il progetto prevede la costituzione del “Caravaggio research institute”, un centro di studi, diagnostica e ricerca storico-artistica su Caravaggio, ideato dalla stessa Anna Coliva e divulgato attraverso un programma espositivo internazionale sull’artista e il sostegno, per tre anni consecutivi, alle mostre che avranno luogo presso la Galleria Borghese.
Come ricordato dalla Direttrice, l’introduzione della ricerca più avanzata all’interno del museo “per farne dei produttori di cultura e non dei mostrifici”, è frutto di un lungo lavoro, un traguardo molto importante dunque, impossibile da realizzare senza il sostegno di casa Fendi. “Musei internazionali ospiteranno il nostro progetto di ricerca proprio per questo la prima tappa sarà a novembre al Getty Museum di Los Angeles al quale andranno tre quadri di Caravaggio. Il sodalizio sarà immediato con la mostra monografica del Bernini che sarà inaugurata al pubblico dal 1 novembre presso la Galleria Borghese” – ha detto Coliva. “La durata del prestito sarà di due mesi e la prossima mostra, ci auguriamo, sia in estremo oriente” – ha aggiunto la direttrice.
Dal 21 novembre dunque il Getty Museum ospiterà il San Girolamo, il Giovane con canestro di frutta e il David con la testa di Golia.
La prima mostra che Fendi supporterà sarà invece la grande monografica dedicata a Gian Lorenzo Bernini. Con questa esposizione la Galleria Borghese prosegue le celebrazioni per i venti anni dalla sua riapertura nel 1997. La mostra ha un respiro internazionale e un riconoscimento di unicità colto anche dalle più grandi istituzioni museali, che hanno concesso prestiti eccezionali. Solo per citarne alcuni: Louvre, National Gallery e Victoria&Albert Museum di Londra, Thyssen Bornemisza di Madrid, Staatliche Museum di Berlino, Statens Museum for Kunst di Copenhagen, Kunsthalle di Amburgo, Metropolitan Museum of Art di New York, Art Gallery of Ontario, Getty Museum e LACMA di Los Angeles, Kimbell Art Museum di Forth Worth.
La mostra Bernini sarà inaugurata il prossimo 31 ottobre e sarà aperta al pubblico dal 1 novembre 2017 al 4 febbraio 2018.
Il progetto di partnership si completerà infine con la creazione di una piattaforma digitale che rappresenterà la più esaustiva banca dati online relativa al Caravaggio. Consultando il database caravaggesco alla ricerca di informazioni, si potrà conoscere per ciascuna opera, in tempi rapidissimi, foto, tecnica esecutiva, datazione, dimensioni, provenienza, mostre in cui sia stata esibita, bibliografia, scheda sulla storia conservativa, immagini e reports scritti su molteplici esami diagnostici nonché data dell’ultimo aggiornamento effettuato sui dati riportati.
Pietro Beccari, Presidente e Amministratore Delegato di Fendi, ha dichiarato di essere molto orgoglioso di questa collaborazione. “Il progetto – ha detto Beccari – è nato con una provocazione di Franceschini che mi disse se avevamo voglia di ‘adottare’ un museo. Siamo orgogliosi di sostenere la Galleria Borghese, valorizzare ed esportare l’arte italiana nel mondo”. Il presidente ha poi aggiunto: ”Non posso quantificare il contributo di Fendi. “L’impegno economico della Fontana di Trevi si riferiva all’appalto. Questo è un impegno privato. Posso dire che l’impegno di Fendi su Roma è stato superiore ai 10 milioni di euro nei passati 6 anni” ha spiegato Beccari.
Dal canto suo Franceschini ha invece voluto rimarcare il lavoro della maison Fendi. “Il gruppo Fendi ha fatto delle scelte importanti. Si è mostrato al mondo con il restauro della Fontana di Trevi o con la sfilata. Ci sono tanti musei in Italia, copiate da Fendi e dalla Galleria Borghese”.
Il ministro ha quindi concluso: “Adesso c’è un incentivo fiscale che è il più forte d’Europa. Sono stati raccolti in tre anni più di 170 milioni e sono già 3.500 i donatori, grandi imprese e piccole donazioni. Si sta muovendo in fretta quello che è rimasto fermo”.
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