ROMA – Con Arthemisia Group al timone, si apre per il Complesso del Vittoriano di Roma una nuova stagione espositiva. Il 15 aprile saranno infatti inaugurate due mostre. La prima è una grande retrospettiva dedicata al padre dell’Art Nouveau, Alfons Mucha, l’altra dedicata al mito dell’icona pop per eccellenza, Barbie.
“Quello che ci proponiamo – ha dichiarato Iole Siena, a capo di Arthemisia – è di portare il Vittoriano al centro della scena culturale romana ed europea, rendendolo un luogo aperto a tutti ed offrendo una programmazione di mostre di grande qualità e di respiro internazionale”.
Dal 15 aprile sarà ospitata nelle sale del Vittoriano la mostra di Alfons Mucha, curata da Tomoko Sato, che ripercorre l’intero percorso creativo dell’artista ceco, attraverso 200 opere tra dipinti, manifesti, disegni, opere decorative, gioielli e arredi. Un occasione per conoscere e approfondire questo grande artista, che fu a cavallo tra ‘800 e ‘900, uno dei più celebri in Europei. Particolarmente famose le sue opere grafiche, combinando infatti immagini di donne seducenti a composizioni e layout tipografici innovativi, riuscì a creare originalissimi manifesti. Nacque così un nuovo genere di arte visiva fiorito nella Parigi della Belle Époque e Mucha divenne una vera e propria icona dell’Art Nouveau. Nel 1904, durante una visita negli Stati Uniti, i mass media salutarono Mucha come il più grande artista decorativo del mondo.
Rimasto sempre legato alla sua terra di origine, mentre la sua fama aumentava in Europa, crebbe sempre più forte in Mucha il desiderio di contribuire all’indipendenza politica delle Terre ceche e delle vicine regioni slave divise per secoli dalle potenze coloniali. La sua visione a volte “utopica” di un mondo migliore si manifesta in quello che può essere considerato il suo grande capolavoro l’Epopea slava (1911-28). Mentre si dedicava alla realizzazione della sua più amata creatura, Mucha produsse anche altre opere nello stesso periodo, meno note ma sempre molto interessanti, caratterizzate da una profonda riflessione filosofica sul mondo, sulla storia e sulle creature umane. L’universalità dell’arte e il suo potere d’ispirazione e di comunicazione, il suo essere a servizio del popolo sono alla base della poetica di questo grande artista e mai come in questo momento storico e contesto sociale la sua Arte e la sua filosofia cavalcano l’attualità del mondo intero.
L’esposizione, sotto l’egida dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio, è organizzata e prodotta da Arthemisia Group in collaborazione con la Fondazione Mucha e sarà visitabile fino all’11 settembre.
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Vademecum
Alphonse Mucha
15 aprile – 11 settembre
Roma, Complesso del Vittoriano – Ala Brasini
Info e prenotazioni
T. +39 06 8715111