VERONA – Il 30 gennaio è stata inaugurata all’Arena di Verona l’installazione di Michelangelo Pistoletto “Il Terzo Paradiso”, che rimarrà esposta fino al 28 febbraio 2017. Curata da Sandro Orlandi Stagl e Fortunato D’Amico e realizzata con la supervisione di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, l’installazione si compone di 96 tavolette di legno riciclato di 90×90 cm, rivestite di alluminio lucido, che vanno a formare i tre cerchi/Paradisi, simbolo ormai di una fase della ricerca dell’artista, cominciata nel 2003.
Pistoletto spiega: “il primo Paradiso rappresenta l’integrazione con la natura, il secondo si integra invece con il mondo artificiale e lo rappresenta, il terzo, quello centrale, è l’unione tra questi due mondi. L’importanza, fondamentale, è trovare il giusto equilibrio tra natura e artificio”. L’artista aggiunge inoltre: “L’opera è stata realizzata nell’ombelico dell’Arena, che a sua volta è l’ombelico della città. Qui c’è l’energia storica, si unisce al presente e crea un’immagine di futuro. Il Terzo Paradiso lo reinterpreto ogni volta in ogni luogo in cui lo realizzo: così il significato è sempre uguale ma sempre diverso”.
Presente all’inaugurazione il sindaco di Verona Flavio Tosi, che ha dichiarato: “L’Arena è sicuramente un contenitore perfetto per questa creazione. Un’opera che simboleggia la storia ancestrale dell’uomo, il rapporto tra natura e manufatto, ricordando la necessita’ di rispettare la nostra storia e il nostro passato. “Un’occasione per promuovere tutti questi valori ma anche l’anfiteatro romano: Verona vive di turismo internazionale e questa opera, del grande maestro Pistoletto, porterà l’immagine della nostra città in tutto il mondo”.
I tre cerchi che compongono l’opera coprono una superficie di 37 x 15 metri e, ovviamente, trattandosi di un anfiteatro, non sono visibili dall’esterno, la migliore visione è sicuramente quella aerea.