RIMINI – La quarta edizione della Biennale del Disegno di Rimini, in programma dal 20 aprile al 28 luglio 2024, propone una inedita mostra dedicata al tema del Grand Tour e alla riscoperta della natura selvaggia.
Attraverso una selezione di disegni mai esposti o poco conosciuti, provenienti dalla Calcografia Nazionale di Roma e dal fondo Piancastelli di Forlì, la mostra Grotte, cascate e forre. Il Grand Tour della natura, a cura di Massimo Pulini e Franco Pozzi, allestita nelle Sale Antiche della Biblioteca Gambalunga, presenta un affascinante spaccato del gusto per il sublime e il pittoresco che caratterizzò la cultura europea del Settecento.
Oltre le città d’arte: la scoperta della natura selvaggia
Oltre ai classici percorsi del Grand Tour, che includevano le principali città d’arte italiane, si sviluppò un crescente interesse per la varietà di paesaggi e la natura incontaminata della penisola. Grotte, cascate, forre e scorci impervi di valli divennero oggetto di rappresentazione artistica, anticipando i futuri “teatri romantici” della natura.
Due nuclei di opere a confronto
La mostra presenta due distinti nuclei di opere:
- Calcografia Nazionale di Roma: un corpus di bellissimi disegni a grande formato, di fine Settecento e ancora anonimi, raffiguranti antri rocciosi, anfratti di boschi e scorci naturali dal forte impatto visivo.
- Biblioteca Piancastelli di Forlì: uno straordinario taccuino di Felice Giani, che documenta un viaggio compiuto nel 1794 tra Faenza e Marradi, con disegni che descrivono i percorsi impervi affrontati dagli artisti alla ricerca di ispirazione nella natura selvaggia.
Un’anticipazione dello spirito romantico
Le opere in mostra rappresentano una preziosa testimonianza del rapporto tra uomo e natura alla fine del Settecento, anticipando di almeno una generazione i cosiddetti teatri “romantici” della natura che avrebbe caratterizzato il secolo successivo.