VENEZIA – La Biblioteca Marciana ospita At Home Abroad, un ciclo di 4 mostre personali di importanti artisti contemporanei. Il progetto, a cura di Dirk Geuer, in linea con il tema della 60a Biennale Arte, esplora il concetto di estraneità, dell’essere straniero attraverso le opere di Bernar Venet, Jirí Dokoupil, Erwin Wurm e Dietmar Brixy.
Un omaggio a Marco Polo
Le mostre si susseguono negli spazi della biblioteca tra aprile e novembre 2024, in concomitanza con il 700° anniversario della morte di Marco Polo. La scelta della Marciana come luogo espositivo non è casuale: la sua collezione di mappamondi e mappe antiche consente, infatti, un suggestivo parallelismo con i viaggi di scoperta dell’esploratore veneziano.
L’esplorazione interiore
Se il mondo geografico è ormai stato completamente scoperto e riprodotto cartograficamente, l’esplorazione interiore rimane un campo infinito. Come moderni esploratori, gli artisti sondano le profondità della mente e dell’anima umana, mappando le infinite dimensioni dell’immaginazione, rivelandola attraverso l’arte.
Il titolo del progetto si riferisce indirettamente anche alla famosa citazione di Marco Polo: «Non ho raccontato la metà di quello che ho visto perché nessuno mi avrebbe creduto».È quindi da intendersi anche come un nascosto omaggio al celebre mercante e navigatore veneziano. La parte che ha tralasciato nei suoi diari di viaggio sarà onorata con questa serie di mostre e riempita con diverse posizioni artistiche.
Le opere di Venet, Dokoupil, Wurm e Brixy entreranno, inoltre, in dialogo con i capolavori di Tiziano, Tintoretto e Veronese ospitati nelle sale della Marciana.
La prima mostra in programma è “1961…Looking Forward” , dal 20 aprile al 16 giugno 2024, e si concentrerà sui primi lavori dell’artista francese Bernar Venet, realizzati tra il 1961 e il 1963; la curatela della mostra è della prof.ssa Beate Reifenscheid, Direttore del Museo Ludwig, Coblenza, in Germania.
Le dichiarazioni
«Come curatore del programma espositivo di quest’anno – afferma Dirk Geuer –, è molto importante per me portare le opere di fama mondiale di Tiziano, Tintoretto e Veronese, che si trovano sulle pareti e sui soffitti delle sale monumentali di Marciana, in un dialogo artisticamente sofisticato con le posizioni contemporanee dalla pittura e scultura per collegare il passato con il presente. È un grande onore per me poter esporre artisti di tale importanza internazionale, uno dopo l’altro, in una tale arte-spazio storicamente significativo a Venezia e di presentare i loro capolavori al pubblico durante la Biennale Arte 2024 e in relazione ad essa, nonché al 700º anniversario di Marco Polo».
«Ancora una volta la Marciana si apre al contemporaneo – aggiunge Stefano Campagnolo, Direttore Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia –, ospitando le opere di un grande artista vivente. Negli anni, è diventata questa una abitudine ormai consolidata, ma a restare invariata è soprattutto la qualità delle proposte, sempre di altissimo livello, come è proprio questo il caso. La Marciana è l’unica Istituzione della Serenissima Repubblica a non aver mai sospeso la propria attività, da ben 556 anni, e l’apertura al contemporaneo dimostra come sappia modificarsi e aggiornare nel tempo, conservando la missione di essere un luogo al servizio della cultura intesa nella più ampia delle accezioni».