ROMA – La XVI edizione della rassegna Videozoom presenta quest’anno le opere di video artiste africane. “Videozoom: Africana womanism”, a cura di Antonella Pisilli, racconta la video arte contemporanea attraverso 8 artiste africane Nirdeva Alleck (Mauritius), Nathalie Mba Bikoro (Gabon), Rehema Chachage (Tanzania), Wanja Kimani (Kenia), Michèle Magema (RDC), Fatima Mazmouz (Marocco), Myriam Mihindou (Gabon), Tabita Rezaire (Francia-Guyana/Danese), tutte accomunate da valori comuni quali l’identità, l’autenticità, l’egualitarismo e il radicamento.
Africana womanism fa riferimento al termine creato da Clenora Hudson Weems alla fine del 1980 e va inteso non come un’appendice al femminismo nero, ma come ideologia che vede già nel titolo la sua spiegazione.
‘Africana’ identifica l’etnia della donna e la sua identità culturale, mentre il termine ‘womanism’ ricorda il potente discorso improvvisato di Sojourner Truth ‘ Ain’t I a Woman? ‘, si fonda sulla cultura africana e sull’afrocentrismo e si concentra sulle esperienze, lotte, bisogni e desideri di donne africane e della diaspora africana.
La rassegna ha quindi lo scopo di proporre una visione nuova della donna africana attraverso l’occhio dell’artista e vuole essere un incitamento ad imparare a vedere in modo diverso, portando inoltre alla ribalta il ruolo di madri africane come leader nella lotta per ritrovare, ricostruire e creare un’integrità culturale che abbraccia gli antichi principi di reciprocità, equilibrio, armonia, giustizia, verità e ordine.
La rassegna prevede anche la pubblicazione di un catalogo bilingue (italiano – inglese) con un testo critico della curatrice.
Vademecum
VIDEOZOOM: AFRICANA WOMANISM
1 marzo 2017
Roma, Casa Internazionale delle Donne
Info: +39 06.68401720
segreteria@casainternazionaledelledonne.org
http://www.casainternazionaledelledonne.org