BOLOGNA – Fino al 12 gennaio 2025, la Cineteca di Bologna presenta la mostra Tutti De Sica. Regista & interprete, un excursus approfondito sulla vita e la carriera di Vittorio De Sica, a 50 anni dalla sua scomparsa.
L’esposizione è ospitata presso i rinnovati spazi della Galleria Modernissimo a Bologna, un luogo simbolico e suggestivo, che si affianca al celebre Cinema Modernissimo, dove contestualmente si svolge una lunga retrospettiva cinematografica sui film più significativi di Vittorio De Sica.
Cimeli, fotografie e oggetti iconici in mostra
La mostra Tutti De Sica si propone di andare oltre l’immagine semplificata e spesso stereotipata di Vittorio De Sica, restituendo una visione più sfaccettata della sua personalità e del suo talento multiforme. Da qui anche il titolo dell’esposizione che suggerisce le sue centomila vite, i suoi centomila personaggi.
In mostra si possono ammirare manifesti originali e fotografie rare e preziose, sia dal set che fuori dal set che svelano un aspetto più intimo e personale sulla sua vita e carriera; oggetti iconici, come i costumi di scena e la famosa bicicletta del capolavoro Ladri di biciclette; documenti personali che, come occhi di bue, illuminano il Vittorio De Sica regista e attore, ma anche cantante e uomo di spettacolo a tutto tondo, così come il De Sica privato, con le due mogli, Giuditta Rissone e Maria Mercader, e i tre figli Emi, Manuel e Christian.; premi storici, inclusi gli Oscar vinti per i suoi film, testimonianza del suo successo internazionale.
Gian Luca Farinelli: un tributo al Maestro
Il curatore della mostra, Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, sottolinea come De Sica sia stato una figura fondamentale nella storia del cinema italiano:
“Vittorio De Sica è forse la figura più autorevole della storia del cinema italiano… Ha trasformato la recitazione e dato vita al Neorealismo, il movimento che ha segnato profondamente l’arte del Novecento. Con il suo lavoro, De Sica ci ha insegnato a guardare il mondo, raccontandoci attraverso i suoi film.”
Le sezioni della mostra
La mostra è suddivisa in un prologo e dodici sezioni. Esplora il profondo sodalizio artistico con Cesare Zavattini, iniziato nel 1939, che ha portato alla creazione di alcuni dei capolavori più iconici di De Sica. Allo stesso tempo, viene sottolineata l’affinità ideale con Charlie Chaplin, che, commosso, uscì in lacrime da una proiezione privata di Umberto D..
Il percorso espositivo si apre con il De Sica bambino, passando poi alle sue prime esperienze teatrali. Il primo grande successo arriva con Mario Mattoli e lo spettacolo Za Bum, che introduce il varietà con la rivista Lucciole della città, ispirata a Luci della città di Chaplin. Successivamente, De Sica guadagna popolarità con le sue incisioni discografiche, come il celebre Parlami d’amore, Mariù.
Negli anni Trenta, De Sica si divide tra teatro e cinema, con film come Il signor Max (1937), mentre negli anni Quaranta si afferma definitivamente come regista e uno dei fondatori del Neorealismo. La stagione neorealista viene definita dai suoi capolavori: Sciuscià (1946), Ladri di biciclette (1948), Miracolo a Milano (1950), e Umberto D. (1952). L’esposizione esplora anche il suo complesso rapporto con la politica e la figura di Giulio Andreotti, riflettendo un’Italia in trasformazione negli anni Cinquanta.
Oltre a Zavattini, viene esplorato il sodalizio con Sophia Loren, mentre la sezione dedicata a “Il piacere della maschera” ripercorre vent’anni di straordinarie interpretazioni di De Sica, evidenziando la sua versatilità come attore.
L’esposizione è sostenuta dalla Cineteca di Bologna con il contributo di istituzioni come il Comune di Bologna, la Regione Emilia-Romagna e il Ministero della Cultura, insieme a sponsor come Gruppo Hera e BPER Banca.
Vademecum
TUTTI DE SICA . Regista & interprete
1° ottobre 2024 – 12 gennaio 2025
Galleria Modernissimo
Piazza Re Enzo 3, Bologna