BERGAMO – La GAMeC di Bergamo presenta la prima retrospettiva in un museo italiano dedicata a Regina Cassolo Bracchi, in arte Regina (21 maggio 1894 – 14 settembre 1974), una delle figure più affascinanti, innovative e ancora oggi meno note del panorama artistico europeo del Novecento.
La mostra, nata dall’acquisizione di un importante nucleo di opere dell’artista da parte della GAMeC e del Centre Pompidou di Parigi, curata da Chiara Gatti e Lorenzo Giusti, raccoglie 250 lavori dell’artista e mira ad indagare una personalità unica, rimasta a torto ai margini della storia e solo ora riscoperta quale figura complessa, sperimentatrice, versatile e poetica.
Anche il museo parigino dedicherà, dal 5 maggio – 23 agosto 2021, una mostra all’artista, dal titolo Women in Abstraction, curata da Christine Macel e Karolina Lewandowska.
Originaria di Mede Lomellina, figlia di un macellaio e orfana in giovane età, Regina ha dedicato la sua vita alla scultura, utilizzando materiali inediti, dall’alluminio al filo di ferro, dalla latta allo stagno, alla carta vetrata, in una continua e incessante indagine compositiva ed espressiva che ha abbracciato inizialmente i modi del Futurismo (firma nel 1934 il Manifesto tecnico dell’aeroplastica futurista) e poi quelli del MAC, il Movimento arte concreta (1948), a cui si avvicina nel 1951 grazie a Bruno Munari.
Gli anni di adesione al Futurismo, durante i quali Regina partecipa a tutte le Biennali di Venezia e alle Quadriennali romane, sono caratterizzati da opere in cui memorie di un mondo meccanico alla Depero si mescolano con le compenetrazioni spaziali di Archipenko e dove l’alluminio piegato libera le forme dai vincoli dei volumi della scultura tradizionale.
In questo processo di creazione e montaggio di opere trasognate, la carta diviene lo strumento imprescindibile di ogni analisi preliminare. Modelli puntati con spilli, secondo una pratica sartoriale applicata alla vocazione aerea delle sue figure, le servono per sagomare il metallo senza incertezze, con energia e dolcezza.
La stagione del MAC allinea invece cerchi, ellissi, giochi di triangoli o losanghe issati con grazia ed equilibrio in composizioni mobili, vibranti, spesso realizzate in Plexiglas.
Le suggestioni spaziali diffuse nella Milano degli anni Cinquanta si rivelano in opere che tradiscono il miraggio della corsa alla luna, sintetizzato da Regina in traiettorie di segni nel vuoto, combinazione ideale fra le linee-forza di matrice futurista e lo spazialismo di Fontana.
La mostra è accompagnata da una monografia pubblicata da GAMeC Books ed Éditions du Centre Pompidou, con saggi di Christine Macel, Lorenzo Giusti, Chiara Gatti, Paolo Campiglio e Paolo Sacchini, concept grafico di Leonardo Sonnoli e Irene Bacchi, e con un progetto fotografico di Delfino Sisto Legnani.
“Regina. Della scultura” – Allestimento – GAMeC, Bergamo, 2021 Foto: Veronica Camera, Studio Francesco Faccin Courtesy GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
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Vademecum
REGINA. DELLA SCULTURA
28.04 – 29.08.2021
ORARI DI APERTURA
Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 15:00-20:00
Ultimo ingresso: ore 19:00
Aperto al mattino per scuole e gruppi prenotati
Sabato e domenica: 10:00-18:00
Ultimo ingresso: ore 17:00
Martedì chiuso
Giorni e orari di apertura potrebbero subire variazioni nel rispetto delle disposizioni governative.
BIGLIETTI
Intero: € 6,00
Ridotto e Gruppi: € 4,00
Scuole: gratuito
Il biglietto consente di visitare la mostra Regina. Della scultura e la rassegna Artists’ Film International (in visione fino al 23.05.21).
Nei giorni infrasettimanali l’acquisto del biglietto può essere effettuato alla biglietteria del museo oppure online, entro 24 ore dall’orario di visita.
Nel fine settimana prenotazione obbligatoria e acquisto esclusivamente online sul sito gamec.it, da effettuarsi entro 24 ore dall’orario di visita.
Per ulteriori informazioni: biglietteria@gamec.it
GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Via San Tomaso, 53
24121 Bergamo
Tel. +39 035