Silenziosa e persistente come una musica lontana, l’opera di Andrea Fogli si muove lungo i margini incerti tra materia e visione, tra gesto e rivelazione. Filosofo di formazione, artista schivo e coltissimo, Fogli costruisce un universo fatto di apparizioni lievi, di tracce sospese nel tempo. La mostra Terraceleste Wunderkammer, concepita come una camera delle meraviglie, raccoglie oltre quarant’anni di lavoro – dal 1982 al 2025 – in un percorso pensato come diario spaziale, costellato di frammenti, memorie, segni.
Un disegno che è quasi respiro
Al centro, sempre, il disegno: per Andrea Fogli pratica quotidiana e autonoma, mezzo primario d’indagine e meditazione. I fogli dell’artista – con la loro grafite evanescente, le polveri di pastello, gli spazi lasciati bianchi come pause del pensiero – sembrano voler trattenere l’ombra di un’immagine più che l’immagine stessa. L’opera non si impone, ma affiora. Così anche le sculture, mai monumentali, nascono da un dialogo silenzioso con la materia, in cui le mani agiscono come strumenti di una logica interiore, segreta.

Un ordine nascosto tra le cose minime
La mostra si presenta come una collezione eterogenea e calibrata, in cui ogni elemento trova senso all’interno di un sistema di corrispondenze: Disegni neri, Diario delle ombre, Santini apocrifi, Cartoline. Viaggio al centro del mondo, fino all’Erbario Planetario, progetto iniziato nel 2017 e ancora in corso, che registra l’impronta di fiori ed erbe raccolti in luoghi significativi. I disegni sono attraversati da un’aria sospesa, uno spazio vuoto che non è assenza ma respiro.
La scultura come forma del silenzio
Accanto ai fogli, una serie di piccole sculture – Grani di bronzo, Mantra, Araballi, Figure silvane – che, come reliquie di un rito perduto, evocano un rapporto arcaico con la terra. Le opere non si pongono come oggetti finiti, ma come presenze: elementi di un alfabeto privato eppure condivisibile, frammenti di una narrazione che sfugge alle logiche dell’esibizione.

L’arte di Andrea Fogli tra grazia e malinconia
Andrea Fogli lavora per cicli, per serie coerenti in cui ogni opera trova risonanza nell’altra. Non c’è enfasi, non c’è rumore. La sua è un’arte che si costruisce per sottrazione, che rinuncia al controllo per lasciar affiorare un senso più sottile, forse irriducibile, che tiene insieme la fragilità e l’intensità, la malinconia e la grazia.
Terraceleste Wunderkammer è allora molto più di una retrospettiva: è una soglia, uno spazio da attraversare in punta di piedi, dove le immagini non gridano ma sussurrano, e dove ogni cosa, anche la più minuta, può ancora essere miracolo.

Vademecum
TERRACELESTE Wunderkammer
Galleria T&C Tirelli
Rue du Lac 28a Vevey – Svizzera
Fino al 28 giugno 2025