SAN MARINO – Nelle due sedi di Palazzo SUMS e della Galleria Nazionale di San Marino, è ospitata fino all’8 ottobre 2023 la mostra “Andy Warhol. Serial Identity”, a cura di Maurizio Vanni ed Emma Zanella.
Per questa esposizione i curatori hanno selezionato un corpus di 60 opere, tra le più iconiche dell’artista di Pittsburgh, che ne rappresentano l’interno universo creativo.
“La vastità dell’opera di Warhol, la varietà dei soggetti e delle modalità espressive affrontate dall’artista – afferma Emma Zanella – coprono un ambito a tal punto enciclopedico di storia e di immaginari del ventesimo secolo che è davvero difficile cercare di circoscrivere con chiarezza temi, soggetti, ambiti di espressione, ed è ancora più difficile chiudere la sua produzione sotto la stessa dicitura pop condivisa per esempio da Roy Lichtenstein, James Rosenquist o Tom Wesselmann”. “Egli – aggiunge Zanella – ha esteso a dismisura il proprio repertorio fino a raggiungere dimensioni inaspettate, e è entrato praticamente in ogni ambito dell’arte, della comunicazione, del cinema, dell’editoria, della televisione, della promozione, in un infinito cinegiornale in espansione capace di raccontare il suo e il nostro tempo”.
“Ogni cosa che portava in scena – evidenzia Maurizio Vanni – la verità e la dissimulazione, l’essenza e il superficiale, la luce e l’ombra, la sostanza e l’effimero, era intercettata, stravolta, deflagrata e ricostruita senza l’utilizzo di effetti speciali e lontano dal Velo di Maya che cripta tutte le cose del mondo. Come può spaventarci la perdita di identità in un mondo in cui l’individuo se non evolve in tempi rapidi si sente di dover reprimere la propria verità interiore, scegliendo la cosciente dissimulazione di una comfort zone temporanea? La risposta a tutto questo la potremmo trovare nell’epitaffio che Warhol avrebbe voluto inserire sulla sua pietra tombale: “Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto avere una tomba senza niente, senza epitaffio, senza nome. Anzi no, mi piacerebbe che ci scrivessero sopra: finzione”. Andy Warhol ci ha raccontato una favola. Dobbiamo credergli”.
“Questo viaggio nella produzione artistica di Warhol – dice Andrea Belluzzi, Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura della Repubblica di San Marino – costituisce indubbiamente un’esperienza unica e tutta da vivere che spero possa ricevere apprezzamento da parte dei visitatori, avvicinando anche i più giovani all’arte e ai luoghi della cultura”.
Andy Warhol dai primi disegni ai focus sui disastri
Si parte dai primi disegni degli anni Cinquanta, quando il giovane Warhol lavorava come disegnatore pubblicitario e illustratore di libri e riviste. Dai primi anni Sessanta la serialità gli permette di superare l’unicità dell’opera d’arte e di trovare una cifra stilistica che lo renderà inconfondibile e famoso in tutto il mondo. Sono proprio di questi anni le famose opere serigrafiche dedicate a Marilyn Monroe e Mao, i Flowers, le Cow, la Campbell’s Soup.
Nel corso degli anni Settanta la sua ricerca si arricchisce di contenuti e nuove immagini tratte dai mass media da cui nascono i numerosissimi ritratti di personaggi famosi nel campo dello spettacolo, dell’arte, della moda come Liza Minnelli, Joseph Beuys e molti altri. Nel 1975 Warhol realizza la serie intitolata Ladies and Gentlemen dedicata a travestiti e drag queen di origine afroamericana ed ispanica: personaggi adatti a chi, come Warhol, voleva indagare i vari aspetti della “Società dello Spettacolo”.
Si arriva poi all’universo pop degli anni Ottanta, raccontato dall’artista nelle celebri produzioni televisive presentate in mostra con una documentazione di Andy Warhol’s T.V. – Special Project, video compilation co-prodotta da MA*GA, MEET Digital Culture Center e SEA, già esposta all’Aeroporto di Milano Malpensa, Terminal 1 – La Porta di Milano: uno spaccato della scena artistica internazionale con un dinamico montaggio di interviste, sfilate di moda e hit musicali.
Una speciale sezione, dedicata al mitico Interview Magazine, fondato dallo stesso artista nel 1969 è ospitata alla Galleria Nazionale insieme ad un focus sul cosiddetto tema Death and Disasters con le celebri Electric Chair: è infatti con un’opera appartenente a questa serie che l’artista partecipò, nel 1967, alla sesta Biennale di San Marino su invito di Giulio Carlo Argan.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Nomos Edizioni con testi di Maurizio Vanni, Emma Zanella, Luciano Bolzoni, Federica Crespi, Michela Guasco, Michele Lombardelli, Luca Palermo, Marco Senaldi.
Vademecum
Andy Warhol. Serial Identity
A cura di Maurizio Vanni ed Emma Zanella
Prodotta da Museo MA*GA, Gallarate (VA), e Spirale d’Idee, Milano
Sede Città di San Marino, Palazzo SUMS, Via Piana, 1 e Galleria Nazionale, Logge dei Volontari, Giardino dei Liburni
Date 8 luglio – 8 ottobre 2023
Opening venerdì 7 luglio, ore 16
Ingresso Intero: € 12,00, ridotto: € 10,00
Orari Palazzo SUMS: aperto tutti i giorni: dall’ 8 luglio al 9 settembre, 9:30 – 18:30; dal 10 settembre all’8 ottobre, 10:00 – 18:00 (la cassa chiude mezz’ora prima della mostra)
Galleria Nazionale: aperta tutti i giorni: dall’ 8 luglio al 9 settembre, 9:30 – 18:30; dal 10 settembre all’8 ottobre, 9:00 – 17:00 (la cassa chiude mezz’ora prima della mostra)
Catalogo Nomos Edizioni con testi di Maurizio Vanni, Emma Zanella, Luciano Bolzoni, Federica Crespi, Michela Guasco, Michele Lombardelli, Luca Palermo, Marco Senaldi
Info al pubblico tel. 0549 909421 | info@sanmarinoartecultura.com |