MILANO – Andy Warhol. La pubblicità della forma è la mostra a cura di Achille Bonito Oliva, con la collaborazione di Edoardo Falcioni, esperto di rilievo di Warhol, collezionista e prestatore, che presenta alla Fabbrica del Vapore di Milano oltre trecento opere suddivise in sette aree tematiche e tredici sezioni.
Un viaggio nell’universo artistico e umano di uno degli artisti che ha maggiormente innovato la storia dell’arte mondiale e che ha anticipato i social network e la globalizzazione degli anni Duemila.
“Warhol – afferma Bonito Oliva – è il Raffaello della società di massa americana che dà superficie ad ogni profondità dell’immagine rendendola in tal modo immediatamente fruibile, pronta al consumo come ogni prodotto che affolla il nostro vivere quotidiano. In tal modo sviluppa un’inedita classicità nella sua trasformazione estetica. Così la pubblicità della forma crea l’epifania, cioè l’apparizione, dell’immagine”.
“Dai disegni degli anni 50 alle icone Liz, Jackie, Marilyn, Mao, Flowers, Mick Jagger ai ritratti ed ai suoi progetti personali come il fashion – spiega Falcioni – sono presenti tele, carte, sete, latte con le famose ed uniche Polaroid, per arrivare agli acetati unici che fanno parte della seconda fase del suo lavoro altrettanto importante”.
“Ogni cosa ripete se stessa”
Classe 1928, originario di Pittsburgh, Andrew Warhola dopo la laurea nel 1949 si trasferisce a New York e trasforma il proprio nome di origine slovacca in Warhol e nei primi anni ’60 è un giovane pubblicitario di successo, che lavora per riviste come New Yorker, Vogue e Glamour. L’intuizione che lo renderà celebre e ricco è quella di ripetere una immagine più e più volte, in modo da farla entrare per sempre nella mente del pubblico. Thirty Are Better Than One, la sua prima Monna Lisa ripetuta ben trenta volte, da celebre ed esclusiva opera d’arte, viene trasformata in una opera di tutti e per tutti, trasformando il linguaggio della pubblicità in arte.
Per far questo Warhol adotta una speciale tecnica di serializzazione, con l’ausilio di un impianto serigrafico, che facilita la realizzazione delle opere e riduce notevolmente i tempi di produzione. Su grosse tele riproduce moltissime volte la stessa immagine alterandone i colori: usando immagini pubblicitarie di grandi marchi commerciali o immagini di impatto come incidenti stradali o sedie elettrice, riesce a svuotarle del significato originario. L’arte deve essere “consumata” come qualsiasi altro prodotto.
Grazie a questa tecnica nascono i celebri ritratti di Marilyn Monroe, Mao Zedong, Che Guevara, Michael Jackson, Elvis Presley, Elizabeth Taylor, Brigitte Bardot, MarlonBrando, Liza Minnelli, Gianni e Marella Agnelli, le regine Elisabetta II del Regno Unito, Margherita II di Danimarca, Beatrice dei Paesi Bassi, l’imperatrice iraniana Farah Pahlavi, la principessa di Monaco Grace Kelly, la principessa del Galles Diana Spencer.
Dalla stroncatura della critica alla nascita della Factory
Stroncata inizialmente dalla critica, l’opera di Warhol viene vista come un oltraggio all’Espressionismo Astratto, movimento artistico allora dominante negli USA.
Il colpo di genio arriva con le Brillo Box, sculture identiche alle scatole di pagliette saponate Brillo in vendita nei supermercati. Con queste opere Warhol riesce a “valorizzare definitivamente gli anni ’60 e le nuove forme di comunicazione di massa”. “L’evento che rese queste opere tra le più celebri dell’intera storia dell’arte – scrive Falcioni – fu la personale dell’artista presso la Stable Gallery di New York, tenutasi nel 1964”.
Da questo momento la carriera di Warhol decolla. Nasce la celebre The Factory, dove Warhol accoglie attori, musicisti, scrittori, tutto il mondo creativo newyorchese. Nella Factory viene realizzato inoltre il magazine Interview con in copertina, per ciascun numero, il personaggio del momento. E sono prodotte altre celebri copertine per Time e Playboy. Molte altre Factory seguiranno in diverse parti della città, laboratori dei tantissimi progetti ideati senza sosta dal poliedrico artista.
La mostra milanese
La mostra milanese vuole dunque documentare questo avvincente percorso attraverso l’esposizione di lavori che vanno dagli oggetti simboli del consumismo di massa, ai ritratti dello star system degli anni ’60; dalla serie Ladies & Gentlemen degli anni ’70 dedicata alle drag queen, i travestiti, simbolo di emarginazione per eccellenza e considerati alla pari di star come Marilyn, sino agli anni ’80 in cui diviene predominante il rapporto col sacro: cattolico praticante, ne era stato in realtà pervaso per tutta la vita.
In mostra quasi tutte opere uniche come tele, serigrafie su seta, cotone e carta, oltre a disegni, fotografie, dischi originali, T-shirt, il computer Commodore Amiga 2000 con le sue illustrazioni digitali – i primi NFT della storia – , la BMW Art Car dipinta da Warhol con il video in cui la realizzò, la ricostruzione fedele della prima Factory e una parte multimediale con proiezioni di film da vedere con gli occhialini tridimensionali.
L’esposizione sarà visitabile fino al 26 marzo 2023.
Vademecum
Andy Warhol: La pubblicità della Forma
MILANO – Fabbrica del Vapore
Dal 22 ottobre 2022/ 26 Marzo 2023
a cura di Achille Bonito Oliva
FABBRICA DEL VAPORE
Via Giulio Cesare Procaccini n°4 MILANO
TELEFONO (PER IL PUBBLICO) + (39) 351 9691 405
Biglietteria mostra
Produzione: + (39) 351 640 6043
E-MAIL (PER IL PUBBLICO) info@navigaresrl.com
SITO WEB MOSTRA https://www.navigaresrl.com/mostra/andy-warhol/
ORARI APERTURA
Tutti i giorni dal lunedì al venerdì
dalle ore 09,30 alle ore 19,30
sabato, domenica e festivi
dalle ore 09,30 alle ore 20,30
Ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura
BIGLIETTI INFO MOSTRA
€. 14,00 – Biglietto intero
€. 12,00 – Biglietto ridotto (weekend e festivi)
€. 10,00 – Biglietto ridotto valevole tutti i giorni (solo in
biglietteria)
Possessori Card Musei Lombardia disabili ed accompagnatori, over 65, possessori abbonamento annuale ATM e Trenord, docenti, giovani fino a 14 anni, dipendenti del Comune di Milano (con badge nominale) giornalisti con tesserino ODG con bollino dell’anno in corso non accreditati e universitari
€. 16,00 – Biglietto open (include ingresso salta la fila ed un poster a tiratura limitata)
€. 5,00 – Scuole
€. 8,00 – Gruppi oltre 10 persone
• Gratuità bambini fino a 5 anni
La biglietteria chiude trenta minuti prima dell’orario di chiusura