LONDRA – Anish Kapoor acquista i diritti del nero più nero, una tinta conosciuta con il nome di Vantablack. Il colore viene prodotto dalla società britannica Surrey NanoSystems, ed è stata sviluppata nel 2014, a scopi militari, in particolare per aerei da combattimento. La sostanza acquistata in esclusiva da Kapoor è un colore in grado di far apparire gli oggetti piatti, insomma un super nero quasi disorientante e irreale.
Kapoor se ne è innamorato e ha deciso di acquistarne i diritti. Cosa significa? Che solo lui potrà utilizzarlo. Ecco allora che scoppia la polemica. Una scelta antidemocratica, una stravaganza narcisista, la si può definire in vari modi, sta di fatto che a tante persone, artisti in particolare ovviamente, la scelta di monopolizzare una tinta non è proprio andata giù. E anche i social si sono scatenati e tra i tanti post su twitter si legge: “Nella storia solo il Blu Klein è stato “ritirato” dal mercato. Ora Kapoor si compra il Vantablack: ma chi sei?”
Effettivamente nella storia dell’arte, qualcosa di simile era accaduto solo con Yves Klein, il quale nel ’56, alla ricerca di un blu “unico”, che non esisteva ancora, brevettò un pigmento blu puro, ribattezzato con il nome IKB – International Klein Blue, realizzato con l’esperto del suo colorificio di Boulevard Quinte a Parigi, miscelando il blu oltremare 1311, con una resina, la Rhodopas M60A. Almeno però lui lo aveva inventato!
Rimane dunque da chiedersi, come d’altra parte hanno già fatto in tanti, se sia giusto che una sola persona, un solo artista abbia questa esclusiva e si arroghi il diritto di monopolizzare un colore. Al momento nessun commento è pervenuto da parte dall’artista che ha scelto il silenzio.