BEIRUT – Le ricerche si sono svolte nell’ambito del “Progetto Archeologico Libano Settentrionale”, approvato e sostenuto dalla Direzione generale delle Antichità libanesi, finanziato dall’Università di Udine, dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) e dalla ong milanese, Coordinamento delle organizzazioni per il servizio volontario (Cosv).
L’equipe italo-libanese di archeologi, sotto la direzione di Marco Iamoni, del Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Ateneo friulano, e di May Haider, dell’Università Libanese (FLHS), sede di Tripoli, ha rivenuto nell’area di Nakhle, nel Libano settentrionale, una estesa area funeraria ricca di tombe sotterranee a camera scavate nella roccia (ipogei), alcune databili probabilmente all’età del Bronzo (III-II millennio a.C).
La spedizione è riuscita in totale a identificare 90 siti archeologici di età compresa fra il VI/V millennio a.C. e il XV secolo d.C., molti di essi ad oggi sconosciuti. Sono stati inoltre recuperati più di duemila reperti, fra frammenti ceramici e utensili in pietra.
Questa campagna, durata circa un mese, è la terza in Libano settentrionale, e ad essa ne seguirà una quarta nel 2020.
Oltre ai responsabili Iamoni e Haider, hanno preso parte alla missione: Luigi Turri, storico dell’Università di Verona; Laura Zanazzo, dottoranda in Scienze dell’antichità all’ateneo friulano; Maddalena Scattini e Giulia Toniato, studentesse della Scuola interateneo di specializzazione in Beni archeologici (Sisba); Sara Zampa, studentessa dell’Università di Udine; Eliana Tablieh, della Direzione Generale delle Antichità libanesi; e tre studentesse dell’Università Libanese (FLHS), Lena Borgi, Elissa Nader e Jinan Ibrahim.
Nel corso del 2910 sono state organizzate anche due mostre fotografiche, grazie al sostegno dell’ateneo friulano, dell’Istituto italiano di cultura a Beirut e della Società ”Dante Alighieri” in Libano. La prima mostra, “New discoveries in the archaeological and cultural heritage of Koura”, è stata allestita nel castello medievale di Saint Gilles a Tripoli, ed è stata selezionata fra gli eventi principali per la giornata nazionale libanese dedicata alla celebrazione del patrimonio culturale del Paese dei cedri.