PISA – È stata riportata alla luce a Volterra, una tomba etrusca meglio nota come Tomba delle Colombaie, situata appunto sul piano delle Colombaie. Di fatto la tomba era conosciuta già dal 1923, quando fu scoperta casualmente in seguito ad alcuni lavori agricoli, ma all’epoca venne esplorata e subito dopo ricoperta. In quel frangente non furono recuperati molti materiali anche perché la tomba risultava già violata precedentemente.
Negli anni Cinquanta venne effettuato un nuovo scavo da parte di Enrico Fiumi, il quale riuscì a fornire una descrizione sintetica apparsa poi sulla “Rivista di Studi Etruschi” nel 1961.
L’ultima campagna di scavo della cattedra di etruscologia dell’Università di Pisa, ha invece permesso di ri-scoprire nel vero senso della parola questa tomba, caduta nell’oblio per tutti questi decenni. L’attuale equipe di archeologi è coordinato dalla dottoressa Lisa Rosselli. Questo nuovo corso di scavi e ricerche permetterà di riprendere una indagine scientifica del monumento molto più approfondita e dettagliata. Peraltro è da sottolineare che la tomba rappresenta una testimonianza rarissima, se non addirittura unica a Volterra, almeno per quanto finora noto, di tomba a camera costruita in pietra, risalente presumibilmente al periodo Orientalizzante avanzato (seconda metà del VII secolo a.C.). Tombe simili sono state riscontrate solo nella zona della Val di Cecina e di Populonia. La tomba è due metri per due e alta un metro e ottanta.
Le attuali indagini hanno permesso di riscoprire la cella sepolcrale, realizzata con pareti di blocchi di pietra e copertura a falsa cupola, e il corridoio di accesso scavato nella terra argillosa e munito di gradini per la discesa, già identificati all’epoca dello scavo di Fiumi.
Novità che è emersa in queste nuove ricerche è che la sepoltura era interamente sormontata e delimitata da un accumulo di pietre disposte fittamente a formare un tumulo monumentale di forma leggermente allungata, del quale rimangono cospicue tracce per una lunghezza di oltre dieci metri.
I nuovi studi permetteranno inoltre di comprendere in particolare le tecniche costruttive del monumento. Inoltre è prevista anche una elaborazione di modello tridimensionale.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Volterra, Marco Buselli, il quale ha comunicato l’intenzione di di inserire il monumento in un più ampio percorso turistico e culturale, che permetta di conoscere le molte testimonianze storico- archeologhe della zona. Buselli ha quindi commentato: “Le scoperte degli ultimi anni contribuiscono ad aumentare in modo esponenziale il valore di ciò che Volterra rappresenta. Il passato è indubbiamente la nostra forza per affrontare il futuro”.
La struttura verrà ora messa in sicurezza e si penserà anche ad un progetto di sistemazione dell’area in collaborazione con la Soprintendenza al fine di rendere il sito più fruibile al pubblico.