PALERMO – “Penso di avere individuato la tomba di Cleopatra, sono sulla buona strada, ho grandi speranze di trovarla presto” – Così il celebre archeologo Zahi Hawass, durante la conferenza sulle recenti scoperte archeologiche riguardanti l’antico Egitto, che si è svolta lo scorso sabato nell’Aula Magna dell’Università di Palermo .
“L’area individuata ci ha restituito nel corso delle indagini molti elementi riconducibili senza dubbio alla figura storica di Cleopatra. Per questo, sappiamo ora dove andare esattamente a scavare”.
La regina egiziana, vissuta dal 69 al 30 a.C., sarebbe sepolta nello stesso sito di Marco Antonio secondo l’egittologo, che sostiene appunto di avere già individuato quella di Cleopatra e di essere sulle tracce di quella del suo ultimo grande amore.
“Il sito funerario non è un luogo qualunque – ha spiegato Hawass – è di tipo regale e quindi non può essere dedicato a personaggi ordinari, ma solo ad altissimi ranghi”. “Il luogo individuato – ha detto ancora lo studioso – ci ha restituito nel corso delle indagini molti elementi riconducibili senza dubbio alla figura storica di Cleopatra”. Le prove del ritrovamento della tomba sarebbero legate a una serie di reperti di geroglifici, in cui sono stati ritrovati riferimenti al nome di Cleopatra.
L’egittologo ha inoltre parlato delle esplorazione che si stanno svolgendo a Giza e della scoperta di una necropoli con 27 tombe. Ha riferito riguardo alle indagini sulla piramide di Cheope, in cui l’utilizzo di un robot ha consentito di individuare stanze segrete e mappare corridoi sotterranei.
Per quel che concerne la morte di Tutankhamon, Hawass è convinto che, nonostante il buco nel cranio rilevato sulla mummia, il faraone non sia deceduto per omicidio bensì per la malaria.
Infine Hawass ha confessato che il suo più grande desiderio sarebbe quello di ritrovare ad Alessandria d’Egitto la tomba di Alessandro Magno, al momento però non sono stati ancora individuati indizi “chiari e importanti”.