ROMA – Valorizzare il nostro patrimonio culturale significa garantire che la nostra storia e identità collettiva rimangano vive e rilevanti per le generazioni future. Da dieci anni, grazie all’Art Bonus, un numero crescente di mecenati ha potuto dare un contributo concreto a questo scopo, sfruttando un incentivo fiscale che premia la generosità di chi investe nella cultura. Questa iniziativa consente di ottenere un credito d’imposta del 65% sulle donazioni a sostegno di progetti volti a preservare e promuovere i tesori culturali del Paese, rappresentando così un ponte tra il passato e il futuro della nostra comunità.
Una collaborazione tra pubblico e privato
Alla cerimonia del decennale dell’Art Bonus, Gianmarco Mazzi, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, ha sottolineato l’importanza della sinergia tra pubblico e privato. “Il futuro della cultura italiana – ha dichiarato Mazzi – si basa su questa alleanza, con esempi virtuosi come il sostegno privato alla Scala di Milano e all’Arena di Verona. L’Italia è una superpotenza culturale, e il contributo del settore privato è fondamentale.”
Lo spot di sensibilizzazione a Palazzo Barberini
Per celebrare i risultati dell’Art Bonus, è stato presentato il nuovo spot promozionale girato a Palazzo Barberini di Roma, che andrà in onda a partire da novembre come pubblicità progresso. Il video, reso possibile grazie al supporto del Direttore Thomas Clement Salomon, intende sensibilizzare il pubblico sul valore di questa iniziativa. Fabio Tagliaferri, Presidente di ALES, ha affermato: “Vogliamo coinvolgere attivamente i cittadini e riavvicinarli al patrimonio culturale attraverso un’azione di comunicazione e formazione capillare.”
I risultati: dieci anni di Art bonus
I numeri dell’Art Bonus, dopo dieci anni dalla sua istituzione, sono decisamente incoraggianti: oltre un miliardo di euro raccolti, più di 44.300 donazioni da parte di individui, aziende e fondazioni, e 4150 progetti realizzati in tutto il territorio nazionale. Il direttore della divisione rapporti pubblico-privati di ALES, Carolina Botti, ha dichiarato che il successo dell’Art Bonus è frutto della sua semplicità, trasparenza e delle facilitazioni offerte ai donatori.
Il concorso Art bonus: premiati i migliori progetti
Per celebrare il decennale, il Ministero della Cultura e ALES spa hanno organizzato l’8° edizione del concorso Art Bonus, che premia le iniziative più apprezzate. Quest’anno, l’Accademia Carrara di Bergamo ha ottenuto il primo posto nella categoria “Beni e luoghi della cultura” con 26.585 voti, mentre l’Associazione Flautisti Italiani di Baronissi ha trionfato nella categoria “Spettacolo dal vivo” con 18.900 voti. La partecipazione dei cittadini è stata straordinaria, con oltre 224.000 voti espressi sui social media.
I progetti vincitori
L’Accademia Carrara di Bergamo, attiva dal 1796, è un importante esempio di collaborazione tra pubblico e privato con ben 13.000 opere donate e il supporto di oltre 100 imprese mecenati. L’Associazione Flautisti Italiani, con la Falaut Flute Orchestra e il progetto editoriale Falaut, offre una preziosa vetrina per i giovani flautisti, contribuendo alla crescita di talenti che si affermeranno nelle principali orchestre e conservatori europei.
Il futuro dell’Art bonus
L’Art Bonus, a dieci anni dalla sua introduzione, si conferma come uno strumento essenziale per il consolidamento dei rapporti tra il mondo culturale e i mecenati. La direttrice di LuBeC, Francesca Velani, ha sottolineato come questa iniziativa abbia contribuito a diffondere una vera e propria “cultura della collaborazione” che si traduce in una più ampia consapevolezza dell’importanza del patrimonio culturale italiano.