NAPOLI – Il MANN, Museo Archeologico di Napoli e Unione Industriali di Napoli hanno firmato un protocollo di intesa che unisce le due istituzioni tra il 2023 e 2025 per una serie di collaborazioni nel nome della valorizzazione del territorio.
L’accordo è stato siglato da Paolo Giulierini, Direttore del MANN e promotore del protocollo e Costanzo Jannotti Pecci (Presidente Unione Industriali di Napoli). Alla firma era presente anche Antonio Parlati, direttore della sede RAI di Napoli.
Lo scopo dell’accordo
Il protocollo prevede un triennio di collaborazioni in occasione dei 2500 anni dalla fondazione dell’antica Neapolis. Al centro dell’accordo la co-organizzazione di eventi che siano ascrivibili non solo all’ambito artistico, ma anche alla diffusione delle buone pratiche imprenditoriali “made in Naples”.
Le manifestazioni, aperte a cittadini italiani e stranieri, avranno la finalità di veicolare le eccellenze turistiche della città. In concomitanza con la programmazione di iniziative, prevista anche bigliettazione speciale e lancio di abbonamenti che permettano di accedere al Museo a prezzi promo. In prospettiva, l’estensione dell’accordo anche alla Rai e l’avvio dell’interlocuzione con Comune cittadino e Ferrovie dello Stato.
Le prove generali dell’accordo si avranno in occasione della mostra “Bizantini”, che aprirà al Museo il prossimo 21 dicembre.
“Arte e industria devono unirsi per promuovere la città e il coinvolgimento dell’Archeologico non è casuale – afferma Paolo Giulierini – a maggio prossimo apriremo la Sezione Tecnologica Romana, che racconterà come il concetto di tecnologia avesse un taglio sostanzialmente multidisciplinare nel mondo antico”.
Per Costanzo Jannotti Pecci “è necessario sviluppare una conoscenza sempre più capillare della storia della nostra città. L’approfondimento delle vicende economiche che hanno caratterizzato le varie epoche contribuirà anche a valorizzare il presente e a indirizzarne le prospettive. Il dialogo tra pubblico e privato, nella migliore declinazione che si può dare alla metodologia di un partenariato che costruisca per davvero insieme progetti e opere, è decisivo per promuovere una narrazione del territorio che esca dagli stereotipi e si rivolga a tutti, in particolare alle nuove generazioni”.