MILANO – Il 4 dicembre 2019 appuntamento da Blindarte con l’asta di Arte Contemporanea che presenterà una serie di importanti lotti con opere di Rauschenberg, Lichtenstein e Warhol, della Pop Art italiana, ma anche una vista gamma di fotografia.
Rauschenberg, Lichtenstein e Warhol e pop art italiana
Spicca su tutte la presenza dell’opera Parsons’ Live Plants Ammonia (Cardboard) (lotto 98) di Robert Rauschenberg. Tra i più acclamati artisti della Pop americana, Rauschenberg è anche tra gli autori le cui aggiudicazioni negli ultimi anni sono salite di più (la sua BUFFALO II, 1964, è stata battuta lo scorso aprile per 88 milioni dollari).
Datata 1971, Parsons’ Live Plants Ammonia, è una rivisitazione in chiave Neo-Dada di uno dei materiali più poveri e allo stesso tempo più reperibili al mondo, il cartone. Il titolo è tratto dalle scritte che, stampate sulle superfici delle scatole che compongono l’opera, si riferiscono al prodotto che originariamente era contenuto in esse, una nota marca di candeggina. L’imponente opera, rarissima e di grande attualità, è proposta in vendita a un prezzo stimato tra i 500-700 mila euro.
Di Roy Lichtenstein viene proposta invece Sweet dreams baby! realizzata nel 1965 (lotto 99).
Inclusa in 11 POP Artists, Volume III, la serigrafia ha avuto una tiratura di soli 200 esemplari ed è presente nelle maggiori collezioni d’arte contemporanea del mondo. Considerata tra le opere più famose della Pop Art, è già stata esposta anche nella personale dedicata all’artista al MOCO di Amsterdam e alla Fondazione Magnani Rocca a Parma. Per Sweet dreams baby! la stima è compresa tra i 70-100 mila euro.
Altra iconica serigrafia pop, firmata da Andy Warhol nel 1969, è New England Clam Chowder (from Campbell Soup) (lotto 100) che raffigura, appunto, la celeberrima zuppa Campbell “ossessione” dell’artista nato a Pittsburgh. Per questo lotto la stima è 8-12 mila euro, mentre a una stima compresa tra i 30-40 mila euro, ancora di Warhol, il catalogo offre Vesuvius 1985 (lotto 101).
Altro Maestro legato alla Pop Art, Jim Dine, che il prossimo febbraio sarà in mostra con una retrospettiva a Palazzo delle Esposizioni di Roma. In occasione dell’asta di Blindarte all’incanto vi sono una serie di acqueforti (realizzate con calcografia, puntasecca e acquatinta a colori) dal titolo Little Nudes, realizzate nel 1982 (lotti 102-107), stimate 500-700 euro.
Non manca un’offerta dedicata alla Pop Art italiana, con opere di Mario Schifano (Senza Titolo (Picasso), lotto 55, stima 8-12 mila euro), Franco Angeli (Senza Titolo, lotto 56, stima 2-3 mila euro), Tano Festa (Testa di Adamo in gelatina, lotto 54, stima 6-8 mila euro)
Emilio Vedova, dal documentario all’incanto
Meritano attenzione gli inchiostri di Emilio Vedova (lotti 36-40) realizzati nella seconda metà degli anni ’40. In mostra al Palazzo Reale di Milano dal prossimo 6 dicembre, in una esposizione che si prospetta tra le più importanti mai dedicate all’artista e curata da Germano Celant, Emilio Vedova è anche il protagonista del docu-film “Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio” (regia di Tomaso Pessina e voce narrante di Toni Servillo) presentato all’ultimo 76mo Festival del Cinema di Venezia. La valutazione delle carte di Vedova in quest’asta è di 1200-1600 euro.
Pistoletto e De Dominicis dalla Collezione De Domizio Durini
Provenienti dalla collezione della Baronessa Lucrezia De Domizio Durini, “collezionista di rapporti umani” come lei stessa si definisce, operatrice culturale, giornalista, editrice, scrittrice e mecenate, il cui nome è particolarmente legato all’artista Joseph Beuys, sono le opere Il disegno della porta e dello specchio, 1980, (lotto 86) di Michelangelo Pistoletto, 1980, e Quando non si parla più d’immortalità del corpo. Mostra riservata agli animali,1975, (lotto 87) di Gino De Dominicis.
Il disegno della porta e dello specchio è un’installazione emblematica che fu realizzata tra Pescara e Bolognano, sede della tenuta De Domizio Durini, che contiene in sé due temi fondamentali della ricerca di Pistoletto: lo specchio e la porta. L’opera include anche il grande collage di 2 fogli (sagome degli specchi della porta), ed è proposta in vendita con una stima di 180-250 mila euro.
Quando non si parla più d’immortalità del corpo. Mostra riservata agli animali fu realizzata dal geniale artista anconetano ai tempi della sua leggendaria personale alla Galleria De Domizio Durini di Pescara. In quell’occasione nessun umano ebbe l’onore di vedere la mostra, perché De Dominicis consentì l’accesso allo spazio espositivo soltanto ad un gruppo di animali, continuando nel solco della sua II Soluzione di Immortalità proposta alla Biennale di Venezia del 1972, che fu immediatamente censurata per la presenza – come elemento dell’installazione – di un ragazzo affetto dalla Sindrome di Down.
La rarissima fotografia dell’intervento pescarese di De Dominicis, misura incorniciata di 175x150x12 centimetri, eseguita a partire da uno scatto di Buby Durini, è messa all’incanto con una stima di 140-180 mila euro.
Da segnalare in asta, a proposito del sodalizio De Domizio Durini con Joseph Beuys, anche due opere dell’artista tedesco: Landkarte (lotto 94) del 1959, proveniente dalla Galleria Lucio Amelio di Napoli (come da etichetta e timbro sul retro) in stima a 60-80 mila euro, e Zeige deine Wunde (Show Your Wound) del 1976, a sua volta proveniente dalla Galleria Amelio e rimasta fino ad oggi nelle mani dello stesso proprietario. Per quest’opera il prezzo in stima è 15-20 mila euro.
Fotografia
Dell’artista brasiliano Vik Muniz, all’incanto va The Tower of Babel, after Pieter Bruegel (dalle serie dei Gordian Puzzles), 2007 (lotto 127). Si tratta di una grande C-Print (188,5×249 centimetri) in cui Muniz dispone, stratifica e ruota centinaia di pezzi di puzzle per ricreare celebri dipinti. Stima 30-40 mila euro.
Dell’iraniana Shirana Shahbazi, invece, Komposition 82-2013 e Stilleben-35-2010 (lotti 126 e 125), stimate rispettivamente 14-18 mila euro e 12-16 mila euro.
Il ritratto di Barbara Hairston, 1983 (lotto 116) di Robert Mapplethorpe, è invece all’incanto per 6.000-8.000 euro; Portrait of Isabella Brant, 1982 (lotto 117) del fotografo di culto Joel Peter Witkin stimata a 1500-2000 euro.
Anche in questo ambito, il catalogo riporta nomi nomi di autori italiani di spicco: Vincenzo Castella, Mario Giacomelli, Olivo Barbieri, Monica Carocci, Alessandra Spranzi.
Infine, una presenza curiosa, che all’ultima Biennale di Istanbul ha messo in scena all’isola di Büyükada uno degli interventi più fotografati della manifestazione: Spartacus Chetwynd. Artista poliedrica e dall’identità mutante (attualmente il suo nome d’arte è Monster Chetwynd) è presente in asta con Crocodile (lotto 166), una grande scultura in cartapesta e materiali vari realizzata nel 2006, stimata 8-12 mila euro.
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