BAGHDAD – Ennesima azione distruttiva dei terroristi dell’Isis, che questa volta hanno attaccato le mura e le porte monumentali di Ninive, in Iraq. Si tratta di una delle più famose città antiche sulla riva sinistra del Tigri a nord della Mesopotamia, capitale del regno assiro sotto il re Sennacherib (704 – 681 a.C.).
La notizia è stata riportata dalla rivista “Archeologia Viva”, attraverso la pagina Facebook. È stato il professor Paolo Brusasco dell’Università di Genova a dare la comunicazione. Nel post si legge: “Notizie da fonti locali attendibili ci hanno comunicato (ancora non sono pervenute immagini) lo spianamento con bulldozer da parte dell’IS della celebre porta urbica di Mashki a Ninive (nella foto). Anche se ricostruita in crudo negli anni di Saddam Hussein e quindi nel 2009, il monumento è di straordinaria importanza storica: si tratta della “Porta dell’abbeveraggio” citata nelle fonti del sovrano neoassiro Sennacherib (704-681 a.C.), utilizzata per condurre le mandrie ad abbeverarsi nelle acque del fiume Tigri. Si trova sul lato occidentale delle fortificazioni di Ninive. Si teme anche per l’integrità di queste spettacolari opere di difesa in crudo (12 chilometri di perimetro, larghe sino a 45 metri, alte oltre 10, rivestite in pietra e protette da torri merlate) che cingevano la capitale di 750 ettari, la città che la Bibbia descrive come “larga tre giornate di cammino” (Libro di Giona 3,3). In antichità, quindici porte turrite, che portavano i nomi dei principali dèi del pantheon mesopotamico, si innalzavano per oltre 23 metri sul livello di campagna. Quella di Nergal (sul lato nord delle mura), protetta da tori alati androcefali, è stata distrutta dall’IS, come si ricorderà, nel video del 26 febbraio 2015″.