FIRENZE – Sarebbero stati individuati i discendenti viventi di Leonardo da Vinci, insomma la famiglia del grande genio non si sarebbe estinta. La notizia arriva da uno dei massimi studiosi di Leonardo, lo storico dell’arte Alessandro Vezzosi, direttore del Museo ideale Leonardo Da Vinci, che ha infatti annunciato il risultato di questa ricerca multidisciplinare, durata 43 anni. Lo studio condotto era inteso a rintracciare possibili discendenti diretti e a rinvenire tracce e documenti fino in Francia e in Spagna, per ricostruire la genealogia di Leonardo e i luoghi di vita e di sepoltura dei suoi antenati e dei discendenti diretti di suo padre.
A quanto pare l’obiettivo sarebbe stato raggiunto e Vezzosi ha anche dichiarato: “non mancherà la segnalazione di nomi sorprendenti”. E’ prevista comunque una conferenza dal titolo ‘Leonardo vive’, il 14 aprile alle 21,00 al Teatro di Vinci (Firenze), che Vezzosi terrà assieme alla storica Agnese Sabato, presidente dell’Associazione internazionale Leonardo da Vinci-Museo Ideale, in cui verranno presentati i risultati di questa lunghissima ricerca.
“Questo evento illustra i risultati straordinari – ha annunciato Alessandro Vezzosi – di una ricerca in progress che ha impegnato gran parte dei miei studi, dedicati all’opera e al mito, ai territori e all’attualità di Leonardo, compresa la storia della sua famiglia e la sua genealogia. Abbiamo deciso di condividere anzitutto con i cittadini di Vinci il piacere della scoperta di alcuni avi dimenticati di Leonardo e in particolare dei discendenti viventi, alcuni dei quali saranno presenti insieme a noi in teatro”.”Il nostro studio, poiché consente di identificare i discendenti viventi in linea diretta del padre di Leonardo fin dopo quindici generazioni, è inoltre importante per una ragione scientifica: offrirebbe anche la possibilità di risalire al Dna di Leonardo Da Vinci – ha spiegato Vezzosi – ma questo sarà oggetto di un prossimo convegno internazionale con scienziati di biologia e antropologia, con i quali stiamo già collaborando”.
E’ una delle curiosità emerse durante gli studi effettuati dal leonardista e direttore del Museo Ideale Leonardo Da Vinci Alessandro Vezzosi sulla storia della famiglia del maestro i cui risultati, insieme ad alcuni discendenti viventi della famiglia Da Vinci, saranno presentati giovedì 14 aprile (alle 21) al Teatro di Vinci (Firenze) in occasione dell”evento “Leonardo Vive”.
E tra le novità sorprendenti e inedite emerse dalla ricerca, risulta anche che il nonno di Leonardo evadeva il fisco. Antonio Da Vinci, nel 1427 dichiarò il falso al catasto, probabilmente per pagare meno tasse, ha speigato Vezzosi.
”Sono d’età d’anni 56, senza veruno avviamento e sanza ufizi che non ebbi mai”. Questa affermazione che nascondeva le sue precedenti attività, presumibilmente per pagare meno tasse, ha sempre condizionato i testi e le biografie su Leonardo e la sua famiglia. Ora risulta che il nonno Antonio era stato, intorno al 1402 e 1404, procuratore di un suo cugino mercante (finora sconosciuto nella storia della famiglia dei Da Vinci) nientemeno che sull’isola di Maiorca”. “Per la storia del paese natale di Leonardo – hanno detto ancora Vezzosi e Agnese Sabato – è significativa, fra le altre, la notizia inedita dell’esistenza di un sepolcro dei Da Vinci, non solo a Firenze, ma anche a Vinci, nella chiesa di Santa Croce. Abbiamo inoltre riscoperto e reintegrato le discendenti donne che, nei secoli scorsi, gli studiosi avevano escluso intenzionalmente nelle ricostruzione dell”albero genealogico dei Da Vinci: abbiamo potuto così reinserire decine di discendenti e decine di mogli”.