FERRARA – Ha chiuso con un totale di 65 mila visitatori paganti la mostra “Un artista chiamato Banksy“ a Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Per l’ultimo week end, vista l’enorme richiesta di visite, il presidente di Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi, insieme all’amministrazione comunale, hanno deciso per una apertura della mostra “non stop”, dalle 9 di venerdì 25 alle 21 di domenica 27 settembre. All’ingresso si sono registrate lunghe code per entrare, fino a notte fonda.
Per Sgarbi, al di là della mostra “Raffaello 1520-1483” alle Scuderie del Quirinale, “non c’è stata stata altra rassegna in Italia che abbia prodotto questi numeri”.
Un grande successo di pubblico dunque che, come sottolineato dal sindaco Alan Fabbri, probabilmente “senza restrizioni anti-Covid avrebbe addirittura superato quota 120.000 presenze. Forse nessuno avrebbe mai pensato che si potesse arrivare a questo risultato: doppiare addirittura quelli che erano i pronostici più rosei”.
C’è infatti da rammentare che l’esposizione, dedicata allo street artist più famoso al mondo, a cura di Stefano Antonelli, Gianluca Marziani e Acoris Andipa, ideata e prodotta da MetaMorfosi, in collaborazione con Ferrara Arte, ha aperto i battenti proprio lo scorso 30 maggio.
“E’ stata una delle prime mostre ad aprire dopo il lockdown”, rammenta Antonelli che, relativamente all’alto numero di presenze aggiunge: “Il personale di Palazzo dei Diamanti mi ha raccontato lo stupore nel vedere quanti bambini e ragazzi sono venuti al museo, quante persone che non erano mai state in un museo, per la prima volta sono entrate in contatto con questa strana istituzione culturale ed è questo, più dei numeri e di ogni altra cosa, che mi riempie di soddisfazione”. “In ogni arte – aggiunge – dal cinema alla musica alla letteratura, è il pubblico a determinare il successo di un artista, nell’arte contemporanea no, sono poche persone che decidono chi è importante e chi no, e questo coinvolge musei e istituzioni pubbliche i cui modi di fare proiettano la loro funzione legittimante su un’economia privata che non riesce a produrre senso per la società, ma solo valore per una parte di essa, che non riesce a coinvolgere il pubblico perché questi modi di fare e pensare sono fuori dal reale condiviso”.
“Lo straordinario successo della mostra a Palazzo dei Diamanti, culminato negli ultimi giorni con aperture straordinarie per rispondere almeno ad una parte di quelli che non erano riusciti a prenotare, corona il coraggio che MetaMorfosi e Palazzo dei Diamanti hanno avuto ad aprire questa mostra subito dopo la fine del lockdown con nuove regole stringenti, rispettate con rigore”. – Afferma Pietro Folena, presidente di MetaMorfosi, ricordando che, tra qualche giorno, precisamente il prossimo 7 ottobre, la grande mostra di Banksy approderà anche a Palermo, con nuove opere.