“Se volete nutrire l’anima, venite a Norcia”. Erano queste le parole che l’imprenditore “illuminato” Brunello Cucinelli era solito dire ai suoi amici per spegare il suo attaccamento e la sua passione per Norcia. Ovvio che, dopo la distruzione della chiesa a causa del terremoto del 30 ottobre, l’uomo d’affari non potesse rimanere insensibile. Soprattutto visto che il monastero benedettino è guidato da Padre Cassian, suo padre spirituale che era solito venire a trovare molto di frequente. Da qui la decisione, annunciata ieri, di finanziare la rinascita del luogo di culto umbro.
“Anche le calamità hanno un anima, diceva Aristotele. La terra è materia viva, non può stare ferma. Norcia fu distrutta dal terremoto del 1702. La ricostruiremo come fecero i nostri antenati. – ha detto Cucinelli – E poi trovo straordinario che sia rimasta in piedi la facciata, col il suo rosone e le statue di Benedetto e di sua sorella, Santa Scolastica. Dopo questa catastrofe, anche la regola benedettina ritroverà nuovo slancio”.
“Proprio in queste settimane – ha spiegato l’imprenditore del cachemire al Sole24Ore – stavo pensando di comprare una casa per ritirarmi in raccoglimento, ce n’è una che mi piace proprio nella piazza centrale, accanto la chiesa. Lo dico sempre ai miei amici in giro per il mondo: se volete nutrire l’anima, andate a Norcia”.