NEW YORK – Jean-Michel Basquiat sarà protagonista delle prossime aste di primavera a New York e Londra, consacrando così, ancora una volta, il suo ingresso nel pantheon degli artisti contemporanei a quasi trent’anni dalla morte. Per il celebre esponente del graffitismo, già lo scorso anno, si registrò un prezzo record di 57 milioni di dollari per un autoritratto acquistato da un milionario giapponese.
Dal 15 al 19 maggio prossimi, le due maggiori case d’asta, Christie’s e Sotheby’s, metteranno all’incanto ben 14 opere di Basquiat. La stima più elevata riguarda un “Senza titolo”, che rappresenta un cranio su tela gigante eseguito con tecnica mista (olio, acrilico e spray). Sotheby’s spera di batterlo a oltre 60 milioni di dollari. L’opera fu completata nell’82, quando Basquiat era quasi uno sconosciuto, e fu acquisita due anni dopo per 19 mila dollari. Sono circa seicento in tutto le opere prodotte da Basquiat, che fu stroncato da un’overdose di eroina a appena 27 anni.
Christie’s metterà all’incanto un lotto molto ambizioso: un acrilico e olio del 1981 stimato fra i 22 e i 28 milioni di dollari. La casa d’aste presenterà anche un altro artista le cui quotazioni stanno raggiungendo cifre vertiginose: Cy Twombly, americano che visse a Roma e vi morì nel 2011. Dell’artista verrà battuta all’asta l’opera “Leda col cigno” stimata da 35 a 55 milioni di dollari (il prezzo record personale è di 70,5 milioni per un’opera venduta nel 2015).
Sotheby’s, dal canto suo, offrirà invece a Londra un trittico di Francis Bacon stimato 50 milioni. Si tratta dei “Tre studi per un ritratto di George Dyer”, già nella collezione dello scrittore Roald Dahl, esposto alla Tate Britain e al Metropolitan di New York. Infine andrà all’incanto una “Danae” di Egon Schiele stimata fra 30 e 40 milioni di dollari, primo nudo femminile dell’austriaco, eseguito nel 1909 quando aveva appena 19 anni.