ROMA – È un incontro tra due mondi la mostra Betty Woodman&Kiki Smith, organizzata dalla galleria Lorcan O’ Neill di Roma, in esposizione fino al 12 novembre 2016.
Nella sala principale i linguaggi, tanto diversi, delle due artiste entrano in relazione dando origine a un dialogo tra forme archetipe e atmosfere mitico-fiabesche, che trasformano lo spazio in un luogo onirico e vivace allo stesso tempo. Le sale più piccole accolgono le opere di ciascuna artista, immettendo il visitatore nell’universo artistico di ognuna.
Nelle 10 opere della Woodman, realizzate prevalentemente tra il 2010 e il 2016, si ritrova il suo interesse per la forma-vaso, archetipo del grembo e della forza femminile, che viene destrutturata, scomposta e sintetizzata attraverso l’uso di materiali differenti, nella realizzazione di lavori in cui la tridimensionalità degli oggetti in argilla e ceramica, coesiste e si integra nella bidimensionalità di carta e tela, quali supporti di una figurazione grafico-pittorica dalle tonalità luminose e intense.
Kiki Smith presenta 14 opere realizzate con tecniche diverse, attraverso le quali affronta più tematiche.
I due grandi arazzi, il collage e la serie di piccole sculture in bronzo (tre uccelli e una volpe), esposti insieme ai lavori della Woodman, sono riflessioni sulla natura, sul mito e sulla donna. Nei due arazzi “Fortune”, raffigurante un cerbiatto, tra esili alberini, sotto un cielo ricco di piccole stelle e “Guide” dove sono presenti due grandi aquile dalla testa bianca con le ali spiegate, l’artista affronta il mito con uno stile delicato ed elegante, esaltato dai toni naturali.
Il grande collage “Gathering” presenta appunto una “raccolta” di ritratti di donne, precisamente 5, una diversa dall’altra, una accanto all’altra a grandezza quasi naturale. La figura femminile, il ruolo della donna nella società, la sua “condizione” sono argomenti che, insieme all’analisi del rapporto uomo-natura e al tema del mito, costituiscono parte essenziale della ricerca artistica e dell’impegno sociale della Smith.
Ognuna col suo mondo di fronte a quello dell’altra, le due artiste, amiche nella vita, parlano e si raccontano attraverso le proprie opere, rendendo il visitatore partecipe di un momento tanto intimo e forte.
Nelle sale dedicate ai singoli lavori, sembra che la Woodman inviti a giocare con la sua forma-vaso nella bidimensionalità dei disegni su carta. L’artista ci coinvolge nel comporre e scomporre l’immagine, nel cercare conformità e differenze, nell’ identificare positivo e negativo.
La Smith immerge tutti nella realtà sospesa dei suoi disegni di colombi, dove matita, inchiostro e foglia d’oro danno vita a uno spazio magico ed etereo.
Vademecum
“KIKI SMITH&BETTY WOODMAN”
21 settembre- 12 novembre 2016
Galleria Lorcan O’Neill
Vicolo dei Catinari, 3 – Roma
Orari: da martedì a sabato, ore 11.00 – 19.00
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