MILANO – Domenica 17 novembre si è chiusa BookCity Milano 2019, la manifestazione dedicata al libro che ancora una volta, con i suoi 1500 eventi dislocati nelle 250 sedi del territorio urbano e metropolitano, si conferma una grande festa partecipata dei libri, degli autori, dei lettori, delle lettrici e dell’editoria. Oltre al Castello Sforzesco, cuore della manifestazione, teatri, musei, scuole, università, palazzi storici, librerie, circoli e associazioni culturali, carceri e ospedali, spazi pubblici ma anche case private e negozi, nei diversi quartieri della città, hanno ospitato incontri, dialoghi, spettacoli, mostre, eventi le cui caratteristiche sono affidate alle scelte di chi ospita ed è ospitato.
“La straordinaria affluenza di pubblico e l’eccezionale interesse suscitato dalla manifestazione, alla sua ottava edizione – dichiarano gli organizzatori – hanno dimostrato che BookCity Milano è la casa dei libri e degli attori della filiera. Editori, autori, librai, bibliotecari, agenti, traduttori, illustratori, tutte le professioni che concorrono alla realizzazione di un libro hanno avuto la possibilità di incontrarsi e di incontrare il pubblico dei lettori e della comunicazione. BookCity per la ricchezza del suo programma si caratterizza come un grande evento culturale capace di unire, di stimolare, di far dialogare le più diverse identità ed esperienze. È una manifestazione unica che oramai caratterizza in modo originale, anche sul piano europeo, Milano e la sua area.”
Per l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, Bookcity “si conferma sempre più una piattaforma globale di dibattito e confronto, capace di spaziare da luoghi e temi della molteplice identità cittadina alle grandi sfide del tempo futuro per l’intero pianeta. Da Barcellona, città gemella grazie ad UNESCO, al distretto solidale di Corvetto, dal Gratosoglio, vissuto in un viaggio letterario sul tram n. 3, alle Afriche testimoniate da Chimamanda Ngozi Adichie e Wole Soyinka, la questione cruciale delle convivenze, richiamata fin dall’inaugurazione con Fernando Aramburu, ha attraversato le oltre 1500 iniziative diffuse in tutto lo spazio urbano. E nel 2020 ci dedicheremo al tema dell’ambiente e della sostenibilità globale, in un anno caratterizzato dal protagonismo dei talenti delle donne, protagoniste della programmazione culturale cittadina.”