ROMA – Sono 19 le opere attribuite ad Amedeo Modigliani sequestrate dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, a seguito degli sviluppi nelle indagini condotte dalla Procura di Spoleto, che ha emesso dei decreti di perquisizione e sequestro, eseguiti tra Modena, Firenze e Venezia.
Oltre ai Modigliani sono stati sequestrati anche 13 dipinti attribuiti a Lucian Freud, 2 dipinti attribuiti a Antonio Bueno e un dipinto attribuito a Maurice Utrillo.
I Carabinieri hanno anche individuato un “attrezzatissimo laboratorio per la falsificazione, nella disponibilità di un pensionato modenese”. Qui sono stati rinvenuti e sequestrati timbri, sigilli e vecchie etichette, nonché materiale idoneo alla falsificazione.
Lo scorso marzo i Carabinieri avevano anche effettuato perquisizioni a Roma e Spoleto a carico del presidente dell’Istituto Amedeo Modigliani di Spoleto e del curatore della mostra che si è svolta a Palazzo Bonocore di Palermo, entrambi indagati. In quella circostanza erano state sequestrate tre opere grafiche di Modigliani e 24 dipinti a firma di Picasso, Chagall, De Nittis, Boldini, Dalì e Guttuso, molti ritenuti non autentici, e materiale informatico interessante per gli ulteriori approfondimenti investigativi.
Le successive indagini hanno portato ad accertare “l’evidente attività di certificazione e attribuzione di beni d’arte a vari artisti, fra i quali il maestro Modigliani, sottoscritte dal Concept bord dell’Istituto Amedeo Modigliani”. Alcune delle ultime opere sequestrate erano state esposte nel corso della mostra “Gli amici di Modigliani e l’agguato sociale”, presso la Casa Amedeo Modigliani di Spoleto in occasione del Festival dei due Mondi, dal 30 giugno al 4 agosto 2018, e prima ancora nel corso della mostra “Modigliani e l’Art Negre” (20 giugno-30 luglio 2017).